Il Fatto Quotidiano: "L'ultima di Gravina: Samp iscritta alla B con pagamento debiti rimandato al 2043". Silenzio della FIGC

"L'ultima di Gravina: Samp iscritta alla B con pagamento debiti rimandato al 2043", si legge nell'edizione odierna de Il Fatto Quotidiano. Dopo i riflettori accesi da affaritaliani.it, anche il Fatto si occupa del caso legato alla formazione ligure.
"...È un business plan a tutti gli effetti folle e che come condizione indispensabile per ottenere l’omologa si regge su due condizioni sportivamente aberranti:
A) il ritorno immediato della Sampdoria in Serie A al termine del campionato in corso; B) la certezza della permanenza in A al termine della stagione successiva. Inutile dire che nessuno nello sport può avere garanzie del genere: e basterebbe questo per far suonare a distesa tutti gli allarmi nel Palazzo del calcio. Ma le mummie della Figc del faraone Gravina fanno finta di niente. Anche se la Samp è un morto che cammina, l’ordine è di tenerla in vita per ragioni che nulla hanno a che fare con i princìpi dello sport.
“Abbiamo ricevuto forti pressioni per dare questo supporto –aveva detto il 5 luglio Gianluca Garbi, Ad di Banca Sistema accorsa al capezzale della Samp –, da moltissime altre società, alcune impensabili, da vari organi politici e amministrativi nazionali e locali”. Parole inquietanti. Di chi erano queste pressioni? Chi sono le società “impensabili” che tanto hanno brigato? E perché – e per chi – lohanno fatto? Oggi è lunedì 9 ottobre. Il pronunciamento del Tribunale di Genova è previsto a giorni e la situazione è questa: l’Agenzia delle Entrate ha detto sì allo stralcio del 65% del debito del club che invece di 49,1 milioni ne pagherà solo 17,7 con risparmio di 31,4 milioni. E sapete come e quando? In un’unica soluzione e (tenetevi forte) fra 20 anni, a fine 2043. E non è tutto: se prima del 2043 la proprietà venderà il club (cosa pressoché certa), dovrà pagare solo il 50% del debito che già è stato ridotto del 65%", si legge.