Scommesse clandestine e poker, le rivelazioni dell’ex calciatore: "Nel giro campioni e presidenti di club. In C..."

15.04.2025 11:45 di  Redazione Tuttoreggina  Twitter:    vedi letture
Scommesse clandestine e poker, le rivelazioni dell’ex calciatore: "Nel giro campioni e presidenti di club. In C..."
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"Scommesse clandestine e poker, le rivelazioni dell’ex calciatore: “Io persi 50mila euro. Nel giro campioni e presidenti di club", si legge su Il Giorno, che ha intervistato un ex calciatore, che è voluto restare nell'anonimato, il quale sembra conoscere bene il "sistema" delle scommesse e della ludopatia tra i calciatori e non solo.

"Il calcioscommesse? Le partite aggiustate? La ludopatia? Non c’è da stupirsi, è da sempre che in campo funziona così, e i primi colpevoli sono certi personaggi ai vertici del sistema. Presidenti compresi... Poi c’è l’irresponsabilità e la “leggerezza” dei giocatori. Io per primo. Mi spiace però che ragazzi giovani e nel giro della Nazionale ci siano finiti dentro...".

"Fino a qualche anno fa in Italia l’80% dei calciatori e dei dirigenti scommetteva, pur facendolo per interposta persona. A me è capitato di assistere a cose assurde durante le serate di partite a carte: tutto facile con internet, bastava un clic, e poi un altro, ogni volta che si premeva il tasto si puntavano 10mila euro. Un importantissimo ex calciatore giocava con noi a poker e compulsivamente scommetteva. Una volta su una partita si puntò sul 3-3... e quella gara finì proprio 3-3", sottolinea questo ex calciatore.

Un "male" che ha contagiato anche tornei importanti: "L’inchiesta degli scorsi anni, le decine di partite truccate in Europa, portarono alla luce cose che tutti sapevano. In paesi poveri come Romania, Grecia, Bulgaria e in generale quelli dell’est europeo o dell’Africa è più facile corrompere giocatori e arbitri che guadagnano mille o duemila euro al mese. Fischiare tre o quattro rigori non è un problema se poi la mafia del calcio ti offre soldi per aggiustare i risultati. Ma guardi, falsavano le gare anche in tornei prestigiosi come quello tedesco o inglese. Una decina d’anni fa un’importantissima squadra di Premier League perse nettamente in casa contro una formazione modesta. Si diceva che la società avesse bisogno di soldi. Un po ‘come avviene da noi, ci sono club e presidenti che si vendono un paio di gare a stagione per aggiustare i bilanci... Succedeva prima e credo accada anche ora".

Questo ex calciatore racconta una fattispecie che il "sistema" sembra aver "digerito": "Il pessimo esempio arriva sempre dall’alto: pochi anni fa ci fu un presidente che si comprò a 200.000 euro l’una dieci partite per salvarsi: spese 2 milioni, seduto dietro ad una scrivania. Pagava ma... scommetteva. Mica scemo. E si mise in tasca qualcosa come 3-4 milioni di euro... Molti sapevano, nessuno fece nulla. Per non parlare delle categorie inferiori… La serie C è allo sbando. Ci sono presidenti che non pagano stipendi da 5-6 mesi, e quando un calciatore nella migliore delle ipotesi guadagna 3-4000 euro dove li trova i soldi per mantenersi e pagare l’affitto? Finisce per “aggiustare” le partite. Lo fanno in tanti, i presidenti se ne lavano le mani e negli spogliatoi dicono “fate come volete“.