REGGINA: PRIMI VERDETTI ED OBIETTIVO SORPASSO, TRA LA RAGIONEVOLEZZA E L’IMPONDERABILE

15.04.2025 13:00 di  Valerio Romito   vedi letture
REGGINA: PRIMI VERDETTI ED OBIETTIVO SORPASSO, TRA LA RAGIONEVOLEZZA E L’IMPONDERABILE

Grazie al settimo successo consecutivo (ottavo sul campo) ed al turno “bonus” usufruito a seguito del ritiro dell’Akragas, che ha oggettivamente arriso agli amaranto cancellando il mezzo passo falso rimediato in quel di Agrigento lo scorso novembre, l’obiettivo intermedio di riportarsi ad una sola lunghezza dalla prima posizione è stato raggiunto, in un girone che ha cominciato a riservare i primi verdetti, specificamente nelle zone alte della classifica.

Nello specifico, la Scafatese è certa di arrivare in terza posizione al termine della stagione regolare, così come Sambiase e Vibonese hanno quasi raggiunto la possibilità di disputare i play off, restando da vedere in quale posizione; qualche punto più in giù, la stessa Nissa reduce dalla sconfitta del Granillo, insieme, di fatto, alla Nuova Igea Virtus, hanno la certezza di poter disputare la serie D il prossimo anno, mentre il Paternò potrebbe nutrire una flebile speranza di conquistare al photofinish un posto per la post season ove riuscisse quantomeno a fare filotto nelle ultime tre uscite, e proprio queste ultime due, insieme al team del presidente Caffo, affronteranno il Siracusa in questa coda di torneo, che dunque dovrà vedersela con compagini che realisticamente hanno poco da chiedere al campionato quantomeno in termini di classifica, eccezion fatta per un interesse ad agguantare gli spareggi, obiettivo in verità piuttosto effimero in termini di effettive possibilità di ripescaggio.

Di tutt’altro tenore appare la situazione in coda, dove almeno sette squadre lottano serratamente, chi per evitare la retrocessione diretta, chi per sfuggire alla zona calda dei play out, e tra queste troviamo i prossimi avversari degli amaranto che dunque, come d’altronde accade ormai incessantemente da diverse settimane, troveranno sulla loro strada contendenti estremamente motivate e vogliose di racimolare qualche punto, oltre la consueta ambizione di conquistare un risultato prestigioso con una nobile decaduta del calcio italiano.

Queste, in parte, le motivazioni che, unite alla forza ed alla superiorità tecnica delle due battistrada ed al conseguente rendimento pressoché perfetto delle ultime settimane, fanno ragionevolmente pensare, al di là dei sacrosanti auspici dei tifosi, che nonostante il distacco ormai ridotto alla misura minima la bilancia penda ancora decisamente a favore degli aretusei che, come si dice in questi casi, pur con la pressione di chi sente il fiato sul collo, restano padroni del proprio destino senza dover necessariamente attendere responsi da altri campi.

Poi, ovviamente, accanto alla ragione non può non considerarsi il fattore dell’imponderabile, che da sempre e, aggiungiamo, fortunatamente caratterizza uno sport che, qualora rispondesse solo a criteri legati a dati certi e scevri da colpi di scena, perderebbe qualsiasi tipo di fascino, basando vittorie e sconfitte unicamente su bilanci, investimenti e statistiche a danno di cuore, passione ed emozioni che, non sempre ma ogni tanto, riescono a ribaltare anche i pronostici più granitici.

Ed è proprio in un contesto di questo tipo che i meravigliosi ragazzi guidati da mister Trocini dovranno affrontare quest’ultimo trittico, animati da quello spirito che gli ha consentito di riaprire un campionato che solo due mesi fa appariva decisamente compromesso, alla ricerca di un sorpasso oggettivamente difficile ma non impossibile, nonché dalla speranza che tutti gli attori coinvolti facciano a pieno il loro dovere fino all’ultimo secondo per onorare il torneo e "legittimare" il vincitore finale.