Reggina, Girasole a cuore aperto: "La scomparsa di mio papà, il gol al Siracusa, il ritorno a Reggio"

Domenico Girasole, difensore della Reggina, si è concesso ai microfoni dell'Ufficio Stampa del club e ha voluto raccontare alcuni dettagli più privati, in particolare il rapporto con il papà

"Sono andato via da Reggio da giovanissimo e questo mi ha aiutato a crescere. Sono stato chiamato da Zeman a Foggia e poi sono andato a Potenza, ho avuto un infortunio abbastanza delicato, ma non così grave come era stato fatto passare, proprio in fase di mercato e un pò mi ha creato dei problemi. Volevo andare via da Potenza, avevo ricevuto due offerte importanti e ho avuto questo problema al ginocchio in allenamento".

Il ragazzo reggino doc svela cosa c'era dietro la corsa dopo il gol al Siracusa: "I miei gol sono dedicati a mio papà, la sera prima della partita contro il Siracusa ho sognato per la prima volta mio padre (dopo la sua scomparsa, ndr). Nel sogno mi dice che è una partita importante, io sono in Curva vai e dimostra chi sei. Quando ho segnato ho fatto quella corsa perché sapevo che era lì. Mio padre mi ha trasmesso l'amore per la Reggina, con tutti i suoi racconti, con tutte le sue emozioni. Mio padre era il mio migliore amico, è stato quello che ha creduto di più in me, anche quando non ci credevo io, perderlo è stata dura, sono entrato in un tunnel. Piano piano, anche grazie al fatto di essere tornato a Reggio, sono uscito da un tunnel, ho fatto un percorso e grazie alle persone che mi sono vicine ho superato quel momento. Mi sembrava di aver perso tutto, egoisticamente parlando lo avrei voluto qui con me, ho accettato il fatto che per lui forse è meglio così, negli ultimi anni non era più l'uomo forte di una volta, ha subito oltre 50 operazioni in sei anni e ora ha finito di soffrire".

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