Caos Lega Pro, il presidente del Potenza chiede riduzione numero squadre di C: "Tema che va affrontato con serietà"
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Il presidente del Potenza, Donato Macchia, è intervenuto sulla vergognosa questione legata al caos in Lega Pro in seguito alle difficoltà di vari sodalizi, inadempienti rispetto al pagamento di stipendi e contributi.
Il patron del club lucano chiede una riforma della serie C, con la riduzione delle squadre partecipanti:
Dalle informazioni emerse, sembra che in Serie C si possa arrivare all’esclusione di due società a causa del mancato pagamento degli emolumenti. Se così fosse, la classifica del Girone C verrebbe riscritta in modo significativo, con ripercussioni evidenti sia nella lotta per la promozione che, ancor di più, in quella per la salvezza. Ad esempio, il Potenza perderebbe diversi punti. Inoltre, sembrerebbe che anche altre società siano a rischio penalizzazione. Come si può negare che ci troviamo di fronte a un campionato falsato?
Anche in altri gironi ci sarebbero club non in regola con i pagamenti e, di conseguenza, a rischio sanzioni. È ora di dire basta. È indispensabile una riforma del campionato. Ho molto apprezzato l’apertura in tal senso del presidente della FIGC, Gabriele Gravina, nei giorni scorsi, così come la condivisione del consigliere federale della Lega Pro, Daniele Sebastiani. Non è accettabile che noi presidenti, io come tanti altri, con immensi sacrifici mettiamo risorse a disposizione di questo splendido sport per poi ritrovarci con una classifica falsata. Così si intacca il principio del merito sportivo. Se vogliamo davvero il bene del calcio e della nostra Lega, dobbiamo affrontare con serietà la riforma del campionato, introducendo parametri più stringenti per l’iscrizione e riducendo il numero delle squadre rispetto agli attuali 60 club. Sento il dovere di esprimere questa posizione per rispetto verso le mie aziende, la mia famiglia e i tifosi, perché, come tanti altri colleghi presidenti, finanzio personalmente il mio club rispettando ogni regola imposta dalle normative. Per il bene del calcio e per continuare ad alimentare l’entusiasmo del pubblico, sempre più demotivato da queste tristi vicende, è necessario intervenire tempestivamente”.