REGGINA: CRONACA DI UNA SERENITÀ DA RITROVARE
La relativa facilità con cui si è ottenuto il secondo successo consecutivo al Granillo, circostanza divenuta piuttosto rara nelle ultime uscite interne, ha in qualche modo annacquato l’importanza di aver chiuso l’anno solare con una vittoria che, se mancante, avrebbe potuto produrre un pregiudizio quasi tombale in vista del giro di boa, facendo immediatamente dimenticare i timori della vigilia, anche a causa degli accadimenti, tanto per cambiare extra campo, succedutisi nelle ultime ore ed utili solamente ad aggiungere benzina su un fuoco che da tempo immemorabile non si riesce a placare alle nostre latitudini.
Ci sembra inutile oggi calcare la mano sulla vicenda Bonacchi, su cui va però rimarcata una totale mancanza di etica e correttezza da parte di gli attori coinvolti, società comprese, in una manovra certamente lecita dal punto di vista regolamentare ma rimarchevole sotto ogni altro aspetto, pur non potendo negare, come già evidenziato in presa diretta, che a conti fatti la Reggina ne sia uscita tutt’altro che benignamente, quantomeno dal punto di vista della percezione popolare, soprattutto se si pensa alle uscite mediatiche del Siracusa riguardo i propri tesserati, nonché della considerazione insufficiente che evidentemente l'attuale governance suscita verso una parte degli addetti ai lavori, tanto da non far provare alcuno scrupolo riverenziale nel ricorrere a siffatti mezzucci; sarà ovviamente poi il campo a dirci, nei prossimi mesi, se la mossa produrrà effetti benefici, dal punto di vista tecnico per l’una o per l’altra contendente.
Sarà certamente dovuto anche a tale vicenda lo sfogo, ai più apparso estemporaneo e dunque non preventivato, del patron Ballarino in un contesto che mal si prestava ad una simile situazione, ma al quale non ci sentiamo di attribuire possibili ripercussioni maggiori rispetto a quanto si è detto, seppur in maniera concitata; se poi l’apertura ad una possibile cessione dovesse rivelarsi foriera di conseguenze concrete ne prenderemo positivamente atto, pur con la pretesa di capire se un ipotetico passaggio di mano potrà avere le stimmate di un miglioramento gestionale e patrimoniale o debba essere orientato ad un semplice capriccio dettato da fattori ambientali, nel qual caso onestamente faremmo volentieri a meno di uno stravolgimento unicamente fine a se stesso: mai come in questo caso, chi vivrà vedrà.
In virtù di tutto ciò, tornando a parlare di calcio, appare quantomai opportuna la pausa natalizia, utile a ricaricare le pile e soprattutto smaltire le tante tossine accumulate da tutti, nessuno escluso, in vista di un inizio di gennaio che, al pari degli ultimi appuntamenti, presenterà una serie di impegni ravvicinati e complicati che potranno, pressoché immediatamente, dare un’impronta precisa al girone di ritorno, magari con la collaborazione di un mercato che dovrà essere utile a completare un quadro tecnico certamente già competitivo ma inequivocabilmente al di sotto delle aspettative di inizio torneo, pur ribadendo la convinzione che tutto è ancora aperto e nulla è compromesso, ma che un mancato successo finale costituirebbe un fallimento sportivo senza scusanti, come ribadito in ogni occasione senza alcuna remora ed a prova di smentita.
L’auspicio per il prossimo anno lo conosciamo tutti, ma per raggiungerlo si dovrà obbligatoriamente passare attraverso una serenità, perduta ormai da tempo immemore, da ritrovare quanto prima tramite l’unico rimedio certo rappresentato dai risultati, da sempre panacea infallibile per ogni malessere sportivo: tutto ciò potrà essere favorito da svariati fattori, passando dalla capacità, da parte della proprietà, di rendersi impermeabile rispetto agli “stimoli” esterni, magari riuscendo a discernere la differenza tra critiche costruttive ed attacchi strumentali, sino ad una svolta agonistica che consenta alla squadra di intraprendere un percorso finalmente continuo, coerente e redditizio, e nella speranza che certa politica, riemersa nelle ultime ore in maniera sgradita ed inopportuna, si faccia finalmente e definitivamente da parte.
Buon Natale a tutti e forza Reggina.