Falcomatà torna sulla questione marchio Reggina: "Nessun danno erariale per il Comune. Vogliamo vedere rinascere il calcio a Reggio"
L'intervento del sindaco Falcomatà, che ha annunciato che l'Amministrazione Comunale parteciperà all'asta per i beni materiali della Reggina 1914 srl, ha alzato il vespaio delle polemiche. I corvi neri sono tornati ad alzarsi in volo e hanno perpetrato a banchettare sui resti della principale squadra della città, (non contenti di aver contribuito a spolparla negli anni di tasse non pagate e vergogne sparse per la Penisola) divenuta terreno di scontro tra i favorevoli a questo o a quello: un teatrino triste, patetico e ignobile per la Ultracentenaria storia del club amaranto, che oramai registra puntate sempre più squallide da settembre in poi. Il silenzio dell'unico gruppo che ha messo soldi per la rinascita della Reggina é quanto mai apprezzato e sacrosanto.
A margine di un evento allo stadio Granillo, il sindaco di Reggio Calabria é tornato sulla vicenda dell'asta del marchio ai microfoni di Video Touring:
"Saremo della partita e essendo un’asta l’esito non possiamo saperlo da adesso. Approfitto per chiarire alcuni aspetti oggetto di polemica nella giornata di oggi. Qualcuno parlava di danno all’erario, di sperpero di denaro pubblico, in realtà sono spese per investimenti consentite dalla legge, altrimenti nessun dirigente ci avrebbe autorizzato a farlo. Inoltre mettendo in sicurezza il marchio e rendendolo di proprietà pubblica, questo consentirà all’ente cedendolo in concessione di rientrare di questo investimento, quindi la riteniamo una operazione importante, utile, necessaria e opportuna sotto tutti i punti di vista".
Aggiunge il primo cittadino: "E’ un’asta, sappiamo che ci saranno almeno altri due partecipanti. Verrebbe da dire vinca il migliore, si trattasse di una partita dove ognuno tira per la propria parte, qui invece c’è la consapevolezza che bisogna remare tutti verso lo stesso obiettivo che è quello di vedere rinascere il calcio nella nostra città. Quindi spero prevalga un senso di responsabilità e quindi si capisca che la squadra, la società, la città si possano sostenere sotto tanti punti di vista ma che è importante che il marchio rimanga nella disponibilità dell’ente pubblico“.
Va detto che uno dei due partecipanti sarebbe la LFA Reggio Calabria, che lo stesso Comune ha accreditato in FIGC come realtà erede della Reggina: a volte ci sembra di vivere una realtà parallela.