REGGINA: LA STAGIONE NON È CONCLUSA, SI PREGA DI TENERE LA BARRA DRITTA

28.04.2025 13:00 di  Valerio Romito   vedi letture
REGGINA: LA STAGIONE NON È CONCLUSA, SI PREGA DI TENERE LA BARRA DRITTA

A novanta minuti dal termine della stagione regolare, con il penultimo atto che ha visto gli amaranto conquistare il nono successo consecutivo di un girone di ritorno fenomenale ma che, realisticamente, si avvia verso una conclusione beffarda che, salvo sorprese ormai improbabili, vedrà il Siracusa prevalere di una sola lunghezza sugli uomini di Trocini: strafelici ovviamente di essere smentiti domenica prossima, confidando nell’imprevedibilità del pallone, ma la ragione ci induce a pensare che l’Igea Virtus, oltretutto priva di obiettivi di classifica, al di là delle rivalità esistenti tra le tifoserie non sia in grado di tenere testa ad un avversario motivatissimo e che intravede a pochi metri il traguardo con il vento in poppa.

Al di là di come finirà il torneo in questa prima fase, vi è però da tenere ben presente come la stagione non sia ancora conclusa, che nulla debba essere lasciato intentato prima del responso finale del campo, e che soprattutto ci sarà da affrontare la coda di un campionato che, a determinate condizioni, potrebbe aprire nuove opportunità neanche troppo improbabili, visto i nuovi stringenti parametri stabiliti per le iscrizioni ai campionati e nell’auspicio di controlli adeguati alla luce di tutto ciò che si è vergognosamente verificato al piano immediatamente superiore, in un’annata che ha pesantemente minato la credibilità, già sufficientemente compromessa, di una federazione che troppo spesso ha preferito sparare alle mosche con un cannone senza accorgersi degli elefanti che distruggevano la cristalleria.

Per tutto queste ragioni, stentiamo a comprendere determinati sfoghi che, per quanto possano essere giustificati dalla delusione di veder sfumare l’obiettivo principale con un rendimento che, in qualsiasi altro girone, avrebbe visto la Reggina trionfare agevolmente, o se vogliamo dalla rabbia provocata da determinati episodi che ormai si verificano periodicamente oltre stretto, non fanno altro che rischiare di destabilizzare un ambiente che, ormai da diversi mesi, si ritrova in perfetta simbiosi con una squadra entrata nel cuore di tutti i tifosi al di là del responso finale, nonché fornire un involontario assist a chi, ammutolito da settimane dal rendimento sul campo, non vedeva l’ora di poter tornare a buttare tutto in caciara.

Sarebbe dunque il caso, passata l’emotività adrenalinica del dopo partita, di riportare immediatamente la barra del timone nella giusta direzione, magari correggendo il tiro ed evitando ulteriormente di sparare nel mucchio coinvolgendo in una polemica inutile e dannosa anche quegli attori che nulla c’entrano con determinate logiche e che da mesi cercano di svolgere il loro lavoro con correttezza ed onestà intellettuale: prima lo si fa meglio è per tutti, chiudendo repentinamente quello che può e deve restare un episodio, per quanto sgradevole, isolato ed incapace di rovinare quanto di buono compiuto sino ad oggi.

Giochiamoci dunque con la massima serenità questo epilogo di stagione compiendo a pieno il nostro dovere, come d’altronde avviene ormai brillantemente ed incessantemente, dopo di che, nel caso, faremo i complimenti ai vincitori concentrando le forze fisiche e mentali su un play off da vincere senza se e senza ma, alla ricerca di un obiettivo che, qualora dovesse sfuggire dalla porta principale, andrà perseguito per vie traverse e ad ogni costo: per i processi, come amiamo ripetere dall’inizio, ci sarà tempo e modo a cose fatte.