Reggina, al via il nuovo corso Pergolizzi: tutte le dichiarazioni del mister amaranto tra obiettivi e intenzioni
Rosario Pergolizzi nuovo allenatore della Reggina, prima conferenza stampa per il neo tecnico amaranto, che ha espresso alcuni concetti fondamentali del suo corso:
"Ritorno in una città con un blasone importante, forse un po' arrabbiata e delusa. Ma tramite lavoro e unione possiamo toglierci delle soddisfazioni. La squadra é della gente e del popolo di Reggio. Da giovane sono stato accolto bene, sono contento di essere in un progetto in cui ripartiamo da capo. Ci prendiamo le nostre responsabilità, noi vogliamo vincere il campionato".
Sui volti nuovi: "Ci saranno gli acquisti importanti, ma cerco innanzitutto uomini veri e guerrieri, vogliamo costruire un gruppo importante tramite lo staff. Chi arriva e chi viene riconfermato deve avere determinate caratteristiche morali e certi principi. Portiere? Abbiamo Martinez sotto contratto e un giovane del 2006, se il portiere ha determinate caratteristiche, vale a dire si guarda al collettivo e non al singolo, allora potremo contare su un portiere esperto, altrimenti si punterà su portieri Under".
Continua Pergolizzi: "Acquisti? Se devo accontentare il tifoso o spendere di più a prescindere, questo non mi serve. Dipende da come spendi e da quello che prendi, quello che serve. Il mercato é aperto tutto l'anno. Io cercherò di dare delle priorità, perché manca qualche calciatore per caratteristiche, dobbiamo fare cose ponderate e con la testa, fatte per bene".
Sull'obiettivo stagionale: "Noi dobbiamo avere grande rispetto degli avversari, dobbiamo lavorare in silenzio e sappiamo bene l'obiettivo che vogliamo raggiungere. L'obiettivo passa tramite la mentalità. Io non devo pensare solo al sistema di gioco, ma devo valorizzare le qualità dei singoli. Dobbiamo iniziare a sudare, lavorare, impegnarci. Ringrazio il Campobasso perché mi ha fatto stare bene, la gente di Reggio mi deve ricordare con i capelli lunghi ma anche per il senso di appartenenza che ho messo in campo".
Conclude il neo allenatore amaranto: "Il ritiro al Sant'Agata é una scelta mia, i calciatori devono vivere la città, i tifosi devono seguire le amichevoli. Un allenatore per fare del meglio ha bisogno di tutto, perché in un club esiste una piramide, io senza lavoro non posso fare nulla, noi vinciamo perché siamo un gruppo. Dobbiamo vincere attraverso il lavoro, io sono un aziendalista, ma se qualcosa non mi va bene prendo e vado via. É una ripartenza che tramite il lavoro potrà permetterci di arrivare al lavoro".