Mulè sul suo emendamento: "La Lega serie A merita autonomia e rappresentanza adeguata"

12.07.2024 17:30 di  Redazione Tuttoreggina  Twitter:    vedi letture
Mulè sul suo emendamento: "La Lega serie A merita autonomia e rappresentanza adeguata"
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© foto di Nicola Ianuale/TuttoSalernitana.com

Giorgiò Mulè, deputato di Forza Italia firmatario dell'emnendamento al DL Sport che sostanzialmente permette alle Leghe maggiore autonomia, nonché un peso elettorale pari al contributo economico apportato al sistema, ha commentato all'agenzia Dire il provvedimento inserito nel Decreto Legge:

"Il provvedimento cambia tanto, perché il mondo del calcio è fermo intorno agli stessi equilibri di 20 anni fa. Questo emendamento non fa altro che stabilire un principio che è normale in ogni campo, ma che per il calcio sembra una rivoluzione: se in una federazione c’è una componente che ha un peso anche economico straordinariamente importante rispetto alle altre, allora deve avere una rappresentanza maggiore. La Lega Serie A, in particolare, contribuisce con 120 milioni di euro e paga 1,2 miliardi di tasse, eppure ha il 12% della rappresentanza. È possibile che abbia un peso così infinitesimale? Questa rivoluzione copernicana non è altro che un piccolo passo per un uomo e un grande passo per l’umanità del calcio, con cui finalmente si dà dignità a una componente che era stata mortificata. Inoltre, è l’avvio di un percorso molto più ampio che riguarda l’intero sistema calcio e ciò che va cambiato, come i vivai e la valorizzazione dei giovani, che con un provvedimento successivo saranno contemplate".

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Emendamento che ha cambiato forma durante le settimane, ma che non cambia le intenzioni: "Nel decreto attuale abbiamo inserito solo questo emendamento perché aveva carattere di necessità e urgenza e si occupava principalmente di elezioni nel CONI e nelle federazioni, e abbiamo quindi deciso di rinviare gli altri ambiti inizialmente contenuti nel testo per non rischiare di veder cassato l’emendamento perché non attinente alla materia del DL. L’emendamento è stato depositato il 23 giugno, perché la FIGC dovrebbe notificare quella lettera due ore prima che l’emendamento vada in commissione? Il Parlamento va rispettato, e se c’era un problema la FIGC avrebbe avuto tutti i modi per segnalarlo. Si è evidentemente agito in maniera strumentale da parte di qualcuno che vuole conservare il sistema attuale, arroccandosi in maniera medievale".

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Rincara Mulè: "Il testo dell’emendamento non è stato cambiato in seguito a pressioni, era stato già ampiamente modificato per reinserirlo nel perimetro del decreto ben prima di quelle urla sguaiate diffuse su giornali e siti con lettere pilotate. E questo, tra l’altro, depone a sfavore delle corrette relazioni e del rispetto tra diversi organi, come Federazioni e Parlamento".