Ferrero "riconosce" La Fenice e annuncia: "Non vogliamo due Reggina. Pronti a discutere con loro e a dare una mano"
Alla fine ci ha pensato proprio lui a spegnere i sogni di chi sperava nell'anarchia calcistica a Reggio Calabria, con cinque o sei squadre a dividersi l'eredità della nostra Reggina, magari tra D, Eccellenza, Terza Categoria e torneo dei Pulcini. Parliamo di Massimo Ferrero, che ha manifestato pubblicamente la sua intenzione di partecipare al futuro bando del marchio della Reggina 1914 srl, ma ha anche sostanzialmente riconosciuto che la società che ha usufruito dell'articolo 52 delle NOIF, La Fenice Amaranto ASD, una qualche voce in capitolo la deve pur avere. Purtroppo, o per fortuna, non ci si possono scegliere i proprietari della propria squadra del cuore e i regolamenti calcistici sono tali sempre, quando piacciono e quando meno.
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Durante la sua trasmissione su Radio Cusano, l'ex patron della Sampdoria sottolinea: "Quando ci sarà il bando io ci sono, ho parlato con il commissario (probabilmente si riferisce alla curatela, ndr) e c'è un'importante debitoria, se restiamo su discorsi ragionevoli allora ribadisco che ci sono. Non vogliamo fare due squadre, ma solo avere una sola Reggina".
Ferrero aggiunge e peraltro fa un discorso assolutamente condivisibile: "Se questi qui amano la Reggina, ci sediamo e parliamo, solo così possiamo fare i fatti. Io parteciperò al bando per il marchio, se poi c'è la volontà di fare calcio allora non ci sono problemi a discutere, anche a dare una mano a questi signori".