Acireale-Reggina, la storia dello stadio Tupparello: l'impianto ha ospitato la B, seconda volta per gli amaranto

29.01.2025 14:25 di  Redazione Tuttoreggina  Twitter:    vedi letture
Acireale-Reggina, la storia dello stadio Tupparello: l'impianto ha ospitato la B, seconda volta per gli amaranto

La Reggina, torna a giocare ad Acireale, la scorsa annata fu la prima gara a distanza di quasi 30 anni dall'ultima volta. Era il 30 maggio 1993 quando l'allora squadra di Papadopulo ebbe la meglio sulla squadra di Enzo Ferrari, di fatto conquistando la prima, storica, promozione in B. Fu quella peraltro l'ultima sfida giocata dall'Acireale nel vecchio Comunale sito in piazza Cappuccini. Il 18 ottobre 2023, 1-1 tra granata e la allora LFA Reggio Calabria

Il Tupparello, oggi ridenominato stadio Aci e Galatea, venne edificato nei primi anni settanta e inaugurato nel corso della stagione 1974-1975 di Serie C in occasione del derby con il Catania. Allora il campo era in terra battuta e una tribuna sorgeva nella zona oggi occupata dal parcheggio antistante lo stadio. A seguito della mancanza di alcune autorizzazioni, lo stadio non venne più concesso per manifestazioni pubbliche e venne utilizzato soltanto nella stagione 1983-1984 come campo d'allenamento del Catania, allora impegnato nel campionato di Serie A.

Lo stadio ospita le gare dell'Acireale dalla stagione 1993-94, la prima disputata dalla società in Serie B. Inaugurato il 22 agosto 1993 in occasione della sfida interna di Coppa Italia contro l'Ascoli (terminata con il risultato di 0-1) con la presenza di oltre 7000 spettatori, il nuovo impianto andò a sostituire il vecchio stadio comunale di Piazza Cappuccini, che poteva accogliere all'incirca 4 700 spettatori.

Dopo la ristrutturazione del 1993, il nuovo impianto poteva accogliere 8000 spettatori, ospitati in parte nella tribuna centrale e in parte sulle due curve: la Sud interamente destinata ai tifosi acesi, la Nord parzialmente condivisa con la tifoseria ospite.

Sul lato opposto alla tribuna centrale, separati attraverso l'area che ospita la tribuna stampa e il tunnel che consente l'ingresso in campo delle squadre, si trovano due edifici a forma trapezoidale al cui interno sono stati ricavati gli spogliatoi ed altri uffici.

Nella seconda metà degli anni '90 ha avuto inizio la costruzione della nuova tribuna, la quale costituisce il naturale prolungamento verso l'alto dei precedenti spalti.

A differenza del resto dell'impianto, scoperto e in muratura, il nuovo settore è stato realizzato con una struttura in metallo e risulta dotato di copertura. All'interno della tribuna è prevista la futura realizzazione di palestre, piscine, bar e locali destinati prevalentemente ad altre attività sportive.

L'impianto è inoltre dotato di una pista di atletica, che però allontana il campo dagli spalti, rendendo la visione meno agevole durante lo svolgimento delle partite, in particolare per il pubblico che occupa i settori di curva, ben poco sviluppati in altezza.

Dal 2008 lo stadio possiede un impianto di illuminazione artificiale, inaugurato il 19 gennaio 2013 in occasione della partita contro il Ragusa nella stagione 2012-2013 di Serie D.

Tra il 2019 e l'inizio del 2020 l'impianto assume la denominazione attuale di Stadio Aci e Galatea.

Ad oggi ha una capienza di 14500 posti ma è omologato per 8000 posti a causa della mancanza dei tornelli d'ingresso.