L'intervista a Mario Cassano

24.12.2009 13:51 di  Rosario Ligato   vedi letture
Fonte: tmw
L'intervista a Mario Cassano

Non è un momento facile per Mario Cassano (26) e la Reggina, ma ai nostri microfoni il portiere mette da parte i problemi e ci parla di sè e della sua carriera.

Parliamo della tua carriera, come ti sei avvicinato al calcio?
"Mio papà faceva il portiere ed io, da piccolo, andavo a vedere le partite. Sono rimasto affascinato fin da subito e così è iniziata la mia carriera. Ho iniziato nella Locatese, ho fatto due anni e poi sono andato al Milan fino ai giovanissimi. Successivamente sono passato al Monza, per tre anni, prima di andare al Voghera in Interregionale per un anno e mezzo. Da lì sono approdato alla Fiorentina, poi c'è stato il fallimento e mi sono trasferito tre anni ad Empoli prima di arriva a Piacenza e poi qui a Reggio".

Dei portieri si dice siano particolari, è vero?
"Credo sia tutto relativo, sono le frasi fatte che vanno nel mondo del calcio. Fare il portiere è una scelta difficile, sei da solo contro tutti e quando le cose vanno male è sempre colpa tua, ma non penso che devi essere matto. E' una cosa che ti nasce da dentro ed è difficile trovare bambini che vogliano fare il portiere, ma non sono matti".

La tua squadra del cuore?
"Ho sempre simpatizzato Roma, mio padre stava là ed è la prima partita che ho visto allo stadio. Mi ha sempre affascinato quella città e l'atmosfera che c'è quando gioca la Roma, ma in generale sono diverse le squadre che di volta in volta posso simpatizzare. Non ho una squadra del cuore".

Quest'anno chi ti trasmette qualcosa in più?
"Ce ne sono tante, il Parma è una squadra che penso chiunque simpatizzi. E' bello vedere una squadra che lo scorso anno era in B lottare in A con le grandi".

Se avessi la bacchetta magica in cosa ti vorresti trasformare?
"Non lo so, in questo momento vorrei risultati diversi con la Reggina. C'è stata tanta sfortuna e tanti episodi che non sono girati a nostro favore".

Una qualità un difetto?

"E' difficile litigare con me. Sono molto socievole e vado d'accordo con tutti. Un difetto è che sono un po' permaloso".

La cosa che ti fa più paura?

"Ho una bambina di quattro mesi e le paure sono tutte rivolte a lei".

Le tue manie?
"Non ne ho".

Che cartone animato vorresti essere?
"Gastone, ma purtroppo sono zio Paperino".

Un libro?
"Il Codice da Vinci, un libro che forse tutti abbiamo letto e di cui tutti abbiamo parlato".

Un film?
"Titanic perché mi piace tantissimo la storia e con quel film si sono emozionate miliardi di persone".

Una canzone?
"In questo momento sto sentendo tantissimo Piove di Alex Britti. In ogni caso la mia canzone può essere Tra me e te dei Binario".

Sbaglio che non rifaresti?
"Ce ne sono diversi, ma penso che siano cose molto personali ed intime. Qualunque sia lo sbaglio penso che uno lo debba mantenere per sempre".

Il tuo motto?
"Mai come in questo momento è non mollare mai".

Sotto l'albero cosa vorresti?
"Il bene di mia figlia".

Cosa vorresti regalare ai tifosi?
"In questi sei mesi a Reggio ho visto la delusione negli occhi dei tifosi, soprattutto in trasferta, e vorrei regalargli la soddisfazione e l'orgoglio di tifare per questa squadra".