Caso Catania, il punto de La Sicilia: "Nodo fideiussione, ultimo giorno. Lo scenario"
Giornata caldissima in casa Catania e non solo per ragioni meteo. Scade oggi, infatti, l'obbligo di presentare una fidejussione a copertura dei nuovi ingaggi, come prevede la normativa federale. In caso di mancato assolvimento, scatta la penalizzazione e probabilmente un ridimensionamento tecnico.
Nell'edizione odierna de La Sicilia si fa il punto della situazione:
"Ieri un incartamento con una cifra spedita dall’Australia è arrivato a un istituto di credito francese. Se oggi dalla Francia il plico telematico dovesse arrivare in Italia ci sarebbe una piccola speranza di ovviare al problema. Bisogna vedere che cosa contiene questo messaggio”, riporta il quotidiano locale.
"Da quel che emerge la somma non sarebbe quella auspicata, ma una cifra inferiore. Deve essere ricevuta, controllata in tutti i suoi aspetti”, si legge. I passaggi burocratici sono inevitabili, "i dirigenti che operano in città o che sono costantemente collegati alla sede (Grella e Bresciano) avrebbero anche racimolato un gruzzoletto che si aggira sui due milioni, frutto delle disponibilità rimaste dopo la stagione passata. Insomma due milioni ci sono già (escrow account)”, se ne arriveranno altri due si eviterebbe la penalizzazione e l’annullamento dei contratti".
“Se invece non si farà in tempo, questa somma di 4.2 milioni deve essere garantita entro il 9 settembre, un mese dopo dunque”. Con le recenti operazioni in uscita il numero si è abbassato da 4.2 a 3.8. “Cambia qualcosa, non la sostanza perchè se il Catania oggi non riceverà la garanzia dovrà rincorrere e rimodulare. Rincorrere i denari per non incappare in altre penalizzazioni il 9 settembre e rimodulare tutta l’organizzazione dell’organico e di altri settori come vivaio, femminile e tanto altro ancora. Quanto ai contratti dei calciatori nuovi, chiaro che tutto dovrà essere discusso da zero” con i giocatori liberi di scegliere se andare via o discutere gli accordi a cifre inferiori.