Reggina, Martino: "Laaribi professionista eccezionale, Urso e Porcino non possono stare fuori"
Gabriele Martino, dirigente della Reggina a più riprese, ha parlato a Mezzogiorno amaranto su Touring e ha criticato chi ha costruito la squadra e le scelte su Laaribi:
"A me pare che questa squadra è figlia di tante teste, tante anime, tante persone, tanti direttori e tanti consulenti. Forse nessuno di tutti questi che hanno messo lo zampino nella costruzione della squadra, la sente propria. Conseguentemente, è difficile che diventi una squadra. Questa squadra, domenica, aveva in panchina Urso, che in questi campionati, è sempre stato un giocatore importante, così come lo stesso Porcino. La Reggina ha trenta giocatori e non deve fare più competizioni, questo può mettere in difficoltà l'allenatore. Se un giocatore con oltre 200 partite in C, che ha vinto campionati di D, vale a dire Laaribi, se non trova la possibilità di giocare 15' delle due l’una: o hai una squadra stratosferica, oppure c’è qualche problema. Laaribi è un professionista eccezionale, l'ho avuto a Lamezia, ha lavorato con grandissima serietà, ha raffinate qualità tecniche, visione di gioco, ha una tipologie di corsa che non intravedo in altri calciatori della Reggina: è un centrocampista che sa giocare a calcio".
Continua Martino su Laaribi: "Non credo che lui costi poco alla società, se l'allenatore non lo fa mai giocare, io società intervengo. Tecnicamente, Laaribi meritava di esprimere le sue qualità. Ci sta che in una squadra in cui hai Ba, Dall'Oglio, Urso, qualcuno possa stare fuori, ma strano che rimanga fuori solo Laaribi".
Martino parla di altre vicende di mercato: "Il problema di Rajkovic si sapeva in estate, ed è uno dei motivi per cui il Casarano non lo ha confermato. Si sapeva che avesse problemi di visto. La Reggina ha rincorso per più tempo l’attaccante De Felice. Per fare il direttore sportivo, ci vogliono competenza e credibilità. Se vai ad interpellare De Felice, pensi che sia l’attaccante giusto. Questa società ha avuto un anno di tempo, già a settembre 2023, si era capito che quel campionato sarebbe stato di partecipazione. Pur essendo nei dilettanti, si possono ottenere giovani importanti da club importanti: o non abbiamo conoscenze sui giocatori, o non abbiamo le competenze".