REGGINA: LO SPIRITO DA PROVINCIALE ED IL “RUMORE DEI NEMICI”

28.01.2025 13:00 di  Valerio Romito   vedi letture
REGGINA: LO SPIRITO DA PROVINCIALE ED IL “RUMORE DEI NEMICI”
© foto di Lillo D'Ascola

La teoria del “corto muso” di allegriana memoria, se non utilizzata come prassi pena la messa a rischio delle coronarie dei tifosi, può però ben adattarsi a quelle situazioni in cui, in determinate condizioni, la necessità dei tre punti ad ogni costo travalica ogni tipo di ragionamento estetico e dà valore a quelle prestazioni cosiddette “sporche” ma assolutamente indispensabili, nell’arco di un campionato, a raggiungere lo scopo.

La vittoria di misura in casa iblea assume dunque un valore intrinseco enorme, sia per continuare una striscia positiva finalmente significativa che vede gli amaranto conquistare la sesta vittoria nelle ultime sette gare, raggiungere la seconda posizione solitaria in classifica e soprattutto mantenere inalterato il distacco dal Siracusa in previsione dello scontro diretto che andrà in scena tra due settimane.

Lo 0-1 finale però ci consegna anche una squadra che, mettendoci quello spirito da provinciale fatto di sacrificio e con quel pizzico di mestiere, soprattutto nei minuti finali, che in altre occasioni i reggini avevano subito da avversari senza tanti complimenti, oggi riesce a calarsi mani e piedi in una categoria in cui, spesso, occorre la sciabola in luogo del fioretto se la pedana di gara risulta accidentata e se l’avversario si dimostra ostico e rognoso, come è stato il team siciliano ben allenato da un tecnico preparato ed esperto a queste latitudini e che già aveva messo in difficoltà le altre contendenti al successo finale.

Lo stesso grado di maturità era stato dimostrato anche in occasione della gara casalinga della settimana scorsa, in cui i ragazzi di mister Trocini, seppur a risultato ampiamente acquisito, avevano resistito ad una serie di provocazioni, condite da sceneggiate napoletane già messe in scena nella partita di andata, e dunque evitato possibili ripercussioni disciplinari che, in questa fase di torneo, avrebbero potuto avere conseguenze pesanti in termini di competitività.

E proprio con riferimento alle nostre dirette avversarie, registriamo ormai da qualche settimana dei movimenti tellurici nel tentativo, evidentemente, di disturbare il conducente, in questo caso amaranto: già detto e ridetto sul caso Renelus, risolto dal giudice sportivo in modalità tombale tramite un dispositivo le cui motivazioni, da noi puntualmente anticipate nei giorni precedenti la sentenza, non lasciano alcuno spiraglio ad ulteriori reclami da parte della società campana, che non a caso ad una prima reazione scomposta non ha fatto seguire conseguenti azioni concrete.

Sarebbero inoltre da registrare alcune uscite provenienti direttamente dalla capolista, con un particolare interesse ad ipotetici episodi da moviola controversi a favore degli amaranto, fino ad un inaspettato endorsement da parte del patron aretuseo che vedrebbe nella compagine dello stretto la prima favorita per la conquista della promozione: per citare un’altra famosa espressione, stavolta prendendo a riferimento Josè Mourinho, ci sembra che il “rumore dei nemici” giunga chiaro e forte in conseguenza del momento certamente positivo attraversato dai reggini nelle ultime settimane, ed ovviamente in vista di quello che dovrebbe rappresentare un momento decisivo della stagione.

Ovviamente nulla di male o di scorretto ma semplici note di colore assolutamente fisiologiche e che anzi finiscono per aggiungere un po’ di sano pepe alla contesa: in tutto questo però, chi di dovere non dimentichi che prima dell’appuntamento del 9 febbraio al Granillo c’è un’altra tappa da raggiungere ed un’altra montagna da scalare per non restare attardati, e non vale solo per noi…