REGGINA: LA CONSAPEVOLEZZA C’È, L’IDENTITÀ DOVRÀ ARRIVARE

23.09.2024 13:00 di  Valerio Romito   vedi letture
REGGINA: LA CONSAPEVOLEZZA C’È, L’IDENTITÀ DOVRÀ ARRIVARE
© foto di Lillo D'Ascola

L’imperativo, impellente ed irrinunciabile, era tornare a vincere subito e, possibilmente, convincere: la vittoria è arrivata chiara ed indiscutibile, mentre le sensazioni suscitate dalla gara sono diverse e variopinte, come è normale che sia agli albori della stagione.

Parliamo subito di un risultato che, sin dai primi minuti, non è apparso mai in discussione anche grazie alla rete pressoché immediata di Barranco che, settimana dopo settimana, sta fugando ogni dubbio sulle proprie capacità realizzative e, contemporaneamente, conferma la convinzione che avere in organico elementi in grado di trasformare le opportunità create, soprattutto quando queste sono ancora poche nei novanta minuti, risulta quasi indispensabile nell’economia di un gruppo che punta a vincere il campionato, il che porta alla mente tutte quelle occasioni in cui, nell’anno passato, partite ampiamente alla portata non sono state portate a casa proprio a causa della sterilità offensiva delle punte in organico.

Continuando a prendere a riferimento il recente passato, un’altra importante differenza emersa dalla partita in terra sicula pare estrinsecarsi, se il buongiorno si vede dal mattino, dalla consapevolezza di poter avere comunque la meglio su avversari tecnicamente meno dotati (anche quando, all’inizio della ripresa, la squadra si è platealmente distratta), qualità che non dovrebbe essere data per scontata e che, guarda caso, era completamente mancata per gran parte della stagione scorsa, facendo eccezione forse solo l’ultima parte del torneo ma con condizioni e motivazioni sensibilmente differenti, e si può facilmente immaginare quanto possa essere determinante, al di là degli scontri diretti, tale fattore in termini di classifica generale.

Nondimeno, il lavoro da fare è tanto ed importante per un gruppo che ancora palesa difficoltà in termini di manovra e distanza tra i reparti, così come la difesa non dà ancora quella sensazione di sicurezza ed affidabilità che, da sempre, risulta essere elemento decisivo per vincere questo tipo di campionati, per cui non si può ancora affermare che la squadra possegga un’identità precisa di gioco, lacuna dovuta probabilmente al fatto che gli undici schierati in queste prime giornate non coincidono, in buona parte, con gli elementi presenti in organico sin dall’inizio della preparazione, e che comunque va trovata al più presto visto che le principali rivali danno la percezione di essere più avanti di noi in questo senso.

I prossimi impegni saranno chiaramente utili ad affinare meccanismi ed affidabilità, a cominciare dal doppio turno interno che dovrà servire, oltre che a “sbloccare” il fattore Granillo e dare soddisfazione ai tifosi dopo la battuta d’arresto dell’esordio casalingo, a mettere altro fieno in cascina e proseguire la striscia positiva in vista dello scontro di Siracusa, a cui dovremo presentarci nelle migliori condizioni psicofisiche possibili.