Reggina, Curiale carica i suoi: "La gara di Vibo arriva nel momento giusto, serve la giusta mentalità"
Davis Curiale, attaccante della Reggina, ha parlato a Gs Channel e ha detto la sua sul momento della squadra:
"Per il valore della nostra rosa sono due punti persi, ma dall'altra parte il Sambiase ha dimostrato di essere una squadra fastidiosa per tutte. Diciamo che non sono proprio due punti persi, ma adesso dobbiamo recuperare questi punti".
Sulla gara di Vibo: "Questa gara arriva nel momento giusto, abbiamo perso due scontri diretti e vogliamo riscattarci e vogliamo far vedere che siamo la Reggina, una squadra competitiva. Affronteremo una squadra in forma e in vetta, ma se entriamo in campo con la giusta mentalità, la giusta concentrazione e il giusto agonismo, come fatto in alcune gare, sono sicuro che usciremo da Vibo con un risultato positivo".
Aggiunge Curiale: "Mi sto trovando benissimo nel gruppo, ho giocato già con qualche compagno, ho già avuto il mister, il direttore Bonanno lo conoscevo già, lo stesso il team manager, mi sono trovato in famiglia. Il gruppo si deve amalgamare, siamo in una fase di lavori in corso, ma ci sono tanti uomini di valore e verremo fuori. E' un momento difficile in termini di continuità, ma è anche vero che non perdiamo da un pò di partite: con una vittoria domenica può cambiare tutto. Sono convinto che la squadra sia la più competitiva, ma dobbiamo trovare la strada giusta, manca poco a trovarla, siamo arrabbiati per gli ultimi due pareggi e abbiamo tanta voglia di arrivare a fine stagione e festeggiare tutti insieme".
Sull'arrivo alla Reggina: "Aspettavo solo la chiamata del mister, mi sono sentito con lui a fine giugno e mi ha detto di pazientare. Ho atteso sino alla fine ed è andata come volevamo tutti, sono contentissimo di essere alla Reggina: voglio essere protagonista e riportare la Reggina tra i Prof. Ho rispetto dei miei compagni di riparto, io voglio essere protagonista, ho ancora voglia di mettermi in mostra e non fare la semplice presenza di due minuti".
Sulle pressioni: "Noi grandi sentiamo più responsabilità, i più giovani sentono di più la pressione. Dobbiamo crescere e farlo con i risultati, sono fiducioso che nel momento in cui riusciamo a fare la prestazione per 60-70 minuti e chiudiamo le gare allora potremo fare uno step importante. E' un torneo difficile e equilibrato, ci sono tante squadre competitive, anche quelle di bassa classifica. Noi grandi sentiamo la responsabilità e vogliamo aiutare i più giovani a non sentire la pressione della piazza. Lo stadio pieno può dare solo uno stimolo in più e magari intimidire avversari e gli arbitri, che a volte vengono a Reggio a fare i protagonisti".