Le iniziative della società per sabato di Pasqua. La partita di Cava dei Tirreni. Le dimissioni dell’Avv. Iiriti
TORNA A FIORIR LA ROSA CHE PUR DIANZI LANGUIA, questo potrebbe essere l’incipit per la vittoria a Cava dei Tirreni attribuibile alla Reggina ,quale augurio che si possano raggiungere i play off, per far felice casa amaranto. Era questo, uno degli obiettivi, che si era prefisso la società all’atto dell’ insediamento. Bisogna superare l’ultimo ostacolo,Casertana,sabato di Pasqua,al Granillo, per esultare di gioia e per dirla con Trapattoni : “Non dire gatto se non c’è l’hai nel sacco”.Ogni singolo tifoso ha il compito di trascinare con se, forte delle promozioni che la società ha favorito, qualunque pantofolaio o qualunque giovane se vuole che il calcio a Reggio cresca. ( per conoscere le promozioni il tifoso può cliccare sul sito www.tuttoreggina.com
E’ d’obbligo immaginare, lo stadio pieno , rumoreggiante ,il tifo alle stelle,gli ola e le sciarpate, in ogni ordine di posti, smaniosi di spingere gli uomini di Cevoli nell’impresa, per conseguire l’obiettivo : LA VITTORIA, specie nei minuti terminali della partita.
E’ ormai un classico che le partite si vincono o si perdono negli ultimi minuti. Domenica 7 Aprile è toccato alla Reggina, lasciarci le penne nell’ultimo quarto d’ora, domenica 14, l’amaro boccone l’hanno ingoiato a Cava dei Tirreni, ed il merito specifico è di Martiniello, che ha realizzato il goal vittoria, con un mirabile colpo di tacco su imbeccata di Strambelli, grazie a un liscio in piena area avversaria del difensore Silvestri . Con l’avvicinarsi del Natale, in piena crisi societaria, è toccato ai cavesi brindare alla vittoria in casa amaranto per 3-0, domenica delle Palme è toccato agli amaranto bere alla salute in casa cavese per 0-1 e in questo senso attribuiamo valore alle parole di Cevoli in sala stampa “ togliersi qualche sassolino dalla scarpa”.A Reggio aveva fatto bella figura l’ex di turno, Jacopo Sciamanna, realizzando due reti. A Cava è toccato all’ex ,Martiniello, assaporare la gioia del goal partita, anche se non ha esultato, per rispetto ai suoi vecchi tifosi. Questa vittoria è tanto più gradita perché segna il ritorno in panchina di Roberto Cevoli, quell’ allenatore, amato dal tifo amaranto che ci aveva fatto sognare e intravedere la fine del tunnel in questi ultimi anni di sofferenza.Ma la vittoria con la Cavese è oscurata dalle dimissioni di colui che ha avuto il merito di proporre al Dott.Gallo l’acquisto della Reggina, invece della Sanbenedettese. All’avv.Vincenzo jiriti,persona con i piedi per terra e ancorato alle sue radici , primo tifoso della Reggina del nuovo corso Reggio le è grata ,per averle tolta dai carboni accesi mentre,calcisticamente stava bruciando auguriandogli un percorso di vita sempre migliore.
Scrivevamo in un commento precedente: STAVO MEGLIO QUANDO STAVO PEGGIO, E PER STARE MEGLIO MI TROVO QUI. Eravamo precipitati dal 5° posto al 14° per divergenze tra il DS TAIBI, e L’ALLENATORE. Era stato esonerato Cevoli,con la motivazione che era inadeguato a gestire la squadra. Come dire “ I scecchi si sciarriunu e i bariddi levanu a furia” ( gli asini si bisticciano e i barili portano la colpa).
Il merito della vittoria va ai ragazzi, ma soprattutto a Mr Cevoli per avere rischiato di subire la sconfitta,togliendo un pilastro del centro campo come Zibert, per inserire una seconda punta, Martiniello e lasciando in campo Baclet, non gravandolo di eccessive pressioni e responsabilità.
Le due squadre si sono affrontate a viso aperto perché entrambe volevano vincere la partita per alimentare la speranza di accedere ai play off, considerando che avevano tutte e due le formazioni 40 punti in classifica , quando all’86’,Cevoli aguzza l’ingegno,inserendo Martiniello, l’ex Cavese.
Sembrava finita,quando al 90′ accade l’episodio del goal : Strambelli da sinistra calcia una punizione in profondità, c’è un liscio clamoroso di Silvestri è : arriva Martiniello che con un colpo di tacco fa centro. L’ex di turno non esulta, ma fa gioire il folto gruppo di Reggio,tra i quali l’amico Francesco Praticò, e il supertifoso Tommaso Buffon sceso da Roma .Sulla strada per Reggio c’è la polizia a scortarli,memori dell’increscioso episodio di Reggio sul ponte di San Pietro,in occasione della partita d’andata. Abbiamo chiesto anche l’impressione a Francesco sul gioco. Non s’è visto il bel gioco, ma ricordando la massima :”Prima non prenderle”, ciò che servivano erano i 3 punti, quindi bottino pieno.In tema di “amacord”, la Reggina ha avuto anche un Presidente, negli anni 80 ,quell’Amadeo Matacena Senior, nato a Cava dei Tirreni,che durante la crisi della società,vantava un credito, se ben ricordo,di circa 150 milioni di lire,che lasciò alla nuova società Reggina 1986.che stava nascendo e con maggiori azionisti Lillo Foti e Pino Benedetto ecc…