Lega Pro, tutte le caratteristiche necessarie degli stadi per ospitare gare di serie C: stretta sulle deroghe

La Lega Pro, tramite il COMUNICATO N. 287/L – 18 APRILE 2025, ha recepito le modifiche della FIGC per l'ottenimento della Licenza Nazionale per la partecipazione ai campionati Prof 2025-2026. Anche per i criteri infrastrutturali sono state introdotte alcune novità.
Ecco nel dettaglio tutti gli adempimenti necessari a carico dei club per avere uno stadio a norma per la serie C, la Reggina ha ovviamente uno stadio che può anche ospitare le gare internazionali:
TITOLO II): CRITERI INFRASTRUTTURALI I) ADEMPIMENTI DELLE SOCIETA’ DI SERIE A, DI SERIE B, DI SERIE C
A) Le società devono, entro il termine perentorio del 6 giugno 2025, osservare i seguenti adempimenti:
1) depositare presso la Commissione Criteri Infrastrutturali e Sportivi-Organizzativi la documentazione comprovante:
a) la proprietà dell’impianto sportivo abituale che si intende utilizzare da parte della società richiedente la Licenza ovvero;
b) il contratto, la convenzione d’uso o un documento equivalente relativo all’impianto sportivo abituale che si intende utilizzare, validi almeno fino al termine della stagione sportiva 2025/2026 o per tutte le gare ufficiali che si terranno nella medesima stagione sportiva; A tal fine sarà considerato “abituale” l’impianto sportivo ubicato nel comune in cui ha sede la società richiedente la Licenza, ovvero l’impianto sportivo, ubicato nel territorio nazionale per le società di Serie A e Serie B ed ubicato nella regione del comune in cui ha sede la società, ovvero nella regione confinante con la regione in cui ha sede la società per le società di Serie C, a condizione che la società richiedente la Licenza vi abbia disputato abitualmente le gare di campionato almeno nelle precedenti tre stagioni sportive.
2) depositare presso la Commissione Criteri Infrastrutturali e Sportivi-Organizzativi la licenza di cui all’art. 68 del TULPS del suddetto impianto sportivo, valida almeno fino al termine della stagione sportiva 2025/2026 e per le società di San Marino omologa certificazione rilasciata dalla Federazione di San Marino;
3) depositare presso la Commissione Criteri Infrastrutturali e Sportivi-Organizzativi le risultanze delle verifiche della competente Commissione di Vigilanza sui Locali di Pubblico Spettacolo che attestino, ai sensi dell’art. 80 del TULPS, la solidità e la sicurezza del suddetto impianto sportivo e per le società di San Marino omologa certificazione rilasciata dalla Federazione di San Marino. Gli esiti delle verifiche devono essere favorevoli e non devono prevedere limitazioni sull’agibilità dell’impianto sportivo antecedenti al termine della stagione sportiva 2025/2026.
B) Le società che non abbiano la disponibilità di un impianto sportivo abituale, possono depositare presso la Commissione Criteri Infrastrutturali e Sportivi-Organizzativi, istanza per ottenere la deroga a svolgere l’attività per la stagione sportiva 2025/2026 in un impianto sportivo alternativo, corredata dalla documentazione di cui alla precedente lettera A) punti 1), 2), 3), nonché dal nulla osta del Prefetto relativo:
a) per le società di Serie A e Serie B, ad un impianto sportivo ubicato nel territorio nazionale;
b) per le società di Serie C, ad un impianto sportivo ubicato nella regione del comune in cui ha sede la società, ovvero nella regione confinante con la regione in cui ha sede la società ovvero nel territorio nazionale qualora sia comprovata l’indisponibilità di impianti sportivi ubicati nella propria regione o nella regione confinante.
C) Nel caso in cui, nel corso della stagione sportiva 2025/2026, anche per gli impianti alternativi, vengano meno una o più delle condizioni previste dalla precedente lettera A), punti 1), 2), 3), nonché uno o più dei requisiti infrastrutturali indicati come criteri “A” negli allegati sub A), sub B), sub C), previsti per la partecipazione al Campionato Professionistico di competenza, la società deve immediatamente chiedere deroga alla Commissione Criteri Infrastrutturali e Sportivi-Organizzativi per proseguire l’attività in un impianto sportivo diverso ubicato:
a) per le società di Serie A e Serie B, nel territorio nazionale;
b) per le società di Serie C, nella regione del comune in cui ha sede la società, ovvero nella regione confinante con la regione in cui ha sede la società, ovvero nel territorio nazionale qualora sia comprovata l’indisponibilità di impianti sportivi ubicati nella propria Regione o nella regione confinante.
L’istanza di deroga dovrà essere corredata da:
a) nulla osta del Prefetto competente relativo all’impianto sportivo che si intende utilizzare;
b) contratto, convenzione d’uso o documento equivalente relativo all’impianto sportivo che si intende utilizzare, validi almeno fino al termine della stagione sportiva 2025/2026 o per tutte le gare ufficiali che si terranno nella medesima stagione sportiva;
c) licenza di cui all’art. 68 del TULPS del suddetto impianto sportivo, valida almeno fino al termine della stagione sportiva 2025/2026; d) risultanze delle verifiche della competente Commissione di Vigilanza sui Locali di Pubblico Spettacolo che attestino, ai sensi dell’art. 80 del TULPS, la solidità e la sicurezza del suddetto impianto sportivo.
Gli esiti delle verifiche devono essere favorevoli e non devono prevedere limitazioni sull’agibilità dell’impianto sportivo antecedenti al termine della stagione sportiva 2025/2026.
La Lega di competenza dovrà fornire alla Commissione Criteri Infrastrutturali e Sportivi-Organizzativi:
1) il parere sulle istanze in deroga da concedersi in via eccezionale e per fondati motivi;
2) la certificazione dell’impianto sportivo indicato dalla società, attestante il rispetto dei requisiti infrastrutturali indicati come criteri “A” negli allegati sub A), sub B), sub C), previsti per la partecipazione al Campionato Professionistico di competenza, sulla base delle verifiche dalla stessa effettuate ed aggiornate alla stagione sportiva 2024/2025, se non se ne rendano necessarie ulteriori. In caso di non accoglimento dell’istanza da parte della Commissione Criteri Infrastrutturali e SportiviOrganizzativi, la società potrà presentare richiesta di riesame al Presidente federale che deciderà, sentito il parere della Lega di competenza.
D) La società che ha ottenuto la deroga, sia in sede di rilascio delle Licenze Nazionali 2025/2026 sia nel corso della stagione sportiva 2025/2026, potrà nella medesima stagione ed in ogni tempo chiedere di utilizzare l’impianto sportivo abituale e, in tal caso, dovrà presentare presso la Commissione Criteri Infrastrutturali e Sportivi-Organizzativi apposita istanza, corredata dalla documentazione di cui alla precedente lettera A), punti 1), 2) e 3). La Lega di competenza dovrà certificare alla Commissione Criteri Infrastrutturali e Sportivi-Organizzativi: che l’impianto sportivo indicato dalla società rispetta i requisiti infrastrutturali indicati come criteri “A” negli allegati sub A), sub B), sub C), previsti per la partecipazione al Campionato Professionistico di competenza, sulla base delle verifiche dalla stessa effettuate ed aggiornate alla stagione sportiva 2024/2025, se non se ne rendano necessarie ulteriori.
In caso di non accoglimento dell’istanza da parte della Commissione Criteri Infrastrutturali e SportiviOrganizzativi, la società potrà presentare richiesta di riesame al Presidente federale che deciderà, sentito il parere della Lega di competenza. E) Il termine perentorio del 6 giugno 2025, per l’assolvimento degli adempimenti di cui alle precedenti lettere A) o B) non si applica per le società di Serie C finaliste dei play-off per la promozione al Campionato di Serie B 2025/2026.
D) La Lega Italiana Calcio Professionistico deve entro il termine del 9 giugno 2025:
1) fornire alla Commissione Criteri Infrastrutturali e Sportivi-Organizzativi, il parere sulle istanze in deroga, di cui al paragrafo I) lettera B), da concedersi in via eccezionale e per fondati motivi; 2) certificare alla Commissione Criteri Infrastrutturali e Sportivi-Organizzativi che l’impianto sportivo indicato dalla società richiedente la Licenza rispetta i requisiti infrastrutturali indicati come criteri “A” nell’ allegato sub C).
La Lega Italiana Calcio Professionistico dovrà rilasciare detta certificazione sulla base delle verifiche dalla stessa effettuate ed aggiornate alla stagione sportiva 2024/2025, se non se ne rendano necessarie ulteriori. Nel caso in cui la società sia una neopromossa al Campionato di Serie C, la certificazione dovrà essere rilasciata sulla base delle verifiche effettuate successivamente alla conclusione della regular season 2024/2025.
VI) DISPOSIZIONI FINALI
A) Gli adempimenti di cui ai precedenti paragrafi I) e III) effettuati successivamente al termine perentorio del 6 giugno 2025, così come la relativa documentazione depositata dopo detto termine perentorio, non potranno essere presi in considerazione né dalla Commissione Criteri Infrastrutturali e Sportivi-Organizzativi, né dal Consiglio federale.
B) L’inosservanza del termine perentorio del 6 giugno 2025, anche con riferimento ad uno soltanto degli adempimenti previsti dai precedenti paragrafi I) e III) per la partecipazione al Campionato Professionistico di competenza, determina la mancata concessione della Licenza Nazionale 2025/2026.
D) la Lega Italiana Calcio Professionistico dovrà, entro il termine dell’1 ottobre 2025, comunicare alla Commissione Criteri Infrastrutturali e Sportivi-Organizzativi l’eventuale mancato rispetto dei requisiti infrastrutturali indicati come criteri “B” nell’allegato sub A).
Le società dovranno sanare tale mancanza entro il termine del 2 febbraio 2026. La Lega Italiana Calcio Professionistico dovrà certificare alla Commissione Criteri Infrastrutturali e Sportivi-Organizzativi, entro il termine del 19 febbraio 2026, l’intervenuto adeguamento ai suddetti criteri “B”. L’inosservanza del suddetto termine del 2 febbraio 2026, con riferimento agli adempimenti previsti dalla presente lettera D), costituisce illecito disciplinare ed è sanzionata, con riferimento al mancato rispetto dei criteri “B” di cui al punto 8. Impianto di illuminazione ed al punto 16. Capienza e requisiti dello stadio di cui all’allegato sub C), su deferimento della Procura Federale, dagli organi della giustizia sportiva, con l’ammenda non inferiore ad euro 50.000,00 per ciascun inadempimento e con riferimento al mancato rispetto di ciascuno degli altri criteri “B” di cui all’allegato sub C), su deferimento della Procura Federale, dagli organi della giustizia sportiva, con l’ammenda non inferiore ad euro 5.000,00.
VIII) NORMA PROGRAMMATICA
A) Ai fini dell’ottenimento della Licenza Nazionale per la stagione sportiva 2026/2027, ad eccezione delle società neopromosse e delle eventuali Seconde squadre di società di Serie A, nel caso in cui le società non dispongano temporaneamente del proprio impianto sportivo abituale, sarà consentito l’utilizzo di un impianto sportivo alternativo solo a condizione che le autorità competenti abbiano approvato un progetto esecutivo ovvero sia stato almeno sottoscritto un contratto di affidamento dei lavori per l’adeguamento dell’impianto abituale ai criteri infrastrutturali richiesti o per la costruzione di un nuovo impianto sportivo totalmente adeguato.
B) Ai fini dell’ottenimento della Licenza Nazionale per la stagione sportiva 2027/2028, ad eccezione delle società neopromosse e delle eventuali Seconde squadre di società di Serie A, sarà consentito l’utilizzo di un impianto sportivo alternativo, solo nel caso in cui le società non dispongano temporaneamente del proprio impianto sportivo abituale in quanto interessato da interventi già avviati di ammodernamento, ristrutturazione, ampliamento per l’adeguamento dell’impianto abituale ai criteri infrastrutturali richiesti o per la costruzione di un nuovo impianto sportivo totalmente adeguato, a seguito dell’approvazione del progetto esecutivo ovvero della sottoscrizione di un contratto di affidamento dei lavori di cui alla precedente lett. A).
CRITERI INFRASTRUTTURALI NEL DETTAGLIO:
1. DIMENSIONI DEL TERRENO DI GIOCO
Il terreno di gioco deve essere rettangolare e deve avere le misure, al lordo delle linee di segnatura, di m 105 x m 68. Solo in casi di limitazioni strutturali non eliminabili, è tollerata la riduzione delle misure fino al minimo di m 100 x m 64. Lungo il perimetro del terreno di gioco deve essere prevista una fascia larga m 1,50, complanare con il terreno stesso, priva di asperità e di ostacoli, denominata “campo per destinazione”. La distanza minima degli ostacoli fissi (es. muretti, ringhiere, pannelli pubblicitari, etc.) dal terreno di gioco deve essere di m 2,5 dalle linee laterali e di m 3,5 dalle linee di porta. Solo in caso di limitazioni strutturali non eliminabili, è tollerata la riduzione della distanza dalle linee di porta sino ad un minimo di m 2,5. Deve essere prevista un’area per il riscaldamento dei calciatori durante la partita lungo le linee laterali o dietro i pannelli pubblicitari situati alle spalle delle porte.
2. CARATTERISTICHE DEL TERRENO DI GIOCO
Il terreno di gioco ed il campo per destinazione devono essere:
• in erba naturale oppure
• in erba naturale mista/rinforzata oppure
• in erba artificiale approvata dalla FIFA tramite il rilascio di apposita licenza per gare di campionati professionistici (FIFA Quality Pro); il solo campo per destinazione, se artificiale, deve comunque essere tale da non comportare rischi per gli atleti e dotato di idonea certificazione rilasciata dall’azienda fornitrice del prodotto;
• dotati di superficie piana e regolare; • di colore verde; • in buone condizioni; • dotati di un idoneo sistema di drenaggio; • dotati di idoneo sistema di irrigazione che garantisca la maggiore uniformità possibile nella distribuzione dell’acqua.
Nessun oggetto può essere posizionato ad una altezza inferiore a m 21 dal terreno di gioco.
3. PROTEZIONE E MANTENIMENTO IN EFFICIENZA DEL TERRENO DI GIOCO
La società si impegna - con separata dichiarazione - a conservare in efficienza il campo di gioco, ed in particolare a mantenere condizioni di uniforme inerbimento e complanarità del terreno, per tutta la durata della stagione sportiva, autorizzando la Lega Italiana Calcio Professionistico ad effettuare interventi in surroga, con riaddebito delle spese, qualora ritenuto necessario, con giudizio insindacabile da parte della Lega stessa. Con la medesima dichiarazione, la società si impegna altresì, in caso di precipitazioni nevose, a provvedere allo sgombero della neve fino a 24 ore prima dell’orario ufficiale previsto per l’inizio della gara.
4. PORTE E PORTA DI RISERVA
I pali e la traversa di ciascuna porta devono essere in alluminio o lega leggera ed avere sezione circolare o ellittica. Per ciascuna porta devono essere soddisfatti i seguenti requisiti: • la larghezza interna ai pali deve essere di m 7,32; • la distanza in linea verticale tra il terreno ed il bordo inferiore della traversa deve essere di m 2,44; • gli elementi che costituiscono le porte devono essere di colore bianco;
• le porte non devono costituire un pericolo per l’incolumità dei giocatori e devono essere saldamente fissate al suolo; • dietro la porta devono essere fissate, ai pali, alla sbarra trasversale ed al terreno, le reti, opportunamente tese e collocate in modo da non disturbare il portiere. Le reti devono essere applicate in modo che siano distanti almeno m 1,50 dalla linea di porta. Devono inoltre essere appese ai sostegni e non sovrapposte agli stessi (sono da escludere pertanto soluzioni per le quali la rete sia appoggiata e/o sostenuta da supporti rigidi direttamente collegati con i pali e/o la sbarra trasversale). Devono essere evitate sporgenze non protette degli ancoraggi delle reti alle porte e al suolo, o comunque potenzialmente idonee ad arrecare danno al gioco; • le reti delle porte devono essere di canapa, juta o nylon; • il sostegno della rete deve essere ottenuto tendendo la rete medesima tramite cordini collegati a paletti ubicati ad almeno m 2 dai pali della porta e posizionati in asse con gli stessi. Deve essere, inoltre, sempre disponibile una porta di riserva di uguali caratteristiche e di facile installazione.
5. BANDIERINE D’ANGOLO
Le bandierine d’angolo (misura minima m 0,45 x m 0,45) devono essere di colore giallo. Il sostegno deve avere un’altezza minima di m 1,5 una altezza massima di 2,0 m, e non deve terminare a punta nella parte superiore. Devono essere infisse nel terreno in modo da abbattersi in caso d’urto fortuito da parte dei partecipanti al gioco.
6. PANCHINE E QUARTO UOMO
Le panchine per i tecnici ed i calciatori di riserva devono essere: • adeguatamente coperte; • in grado di ospitare ciascuna 21 persone; • posizionate ad una distanza minima di m 2,5 dalla linea laterale. Per gli stadi di nuova costruzione la distanza minima dalla linea laterale dovrà essere di 4 metri; • ubicate a circa i m 5 a sinistra e a destra della linea mediana; • di materiale non pericoloso per gli occupanti. In particolare, gli spigoli della copertura devono essere protetti al fine di salvaguardare l’incolumità dei partecipanti al gioco. Le caratteristiche delle panchine debbono essere tali da non pregiudicare la visibilità del campo di gioco agli spettatori retrostanti e da non recare alcun intralcio alle riprese televisive. La panchina aggiuntiva, di cui all’art. 66.1 bis delle N.O.I.F., deve essere una struttura separata da quella per tecnici e calciatori. L’area tecnica, ovvero la superficie all’interno della quale l’allenatore può muoversi liberamente per dare istruzioni ai calciatori, deve essere delimitata con apposite linee di segnatura tratteggiate attorno alla panchina per i tecnici ed i calciatori di riserva, a m 1 da ogni lato della stessa e in avanti fino a m 1 dalla linea laterale. La panchina per il quarto ufficiale di gara deve essere posizionata in prossimità della linea mediana ad una distanza di m 2,5 dalla linea laterale del campo da gioco.
7. PANNELLI PUBBLICITARI
I pannelli pubblicitari devono essere conformi alle seguenti indicazioni: • la posizione, la forma, i materiali utilizzati e le modalità di installazione non devono costituire un pericolo per l’incolumità dei calciatori, degli arbitri e degli addetti ai lavori; • i pannelli devono avere un’altezza massima di m 1,20 e comunque tale da non ostacolare la visibilità del terreno di gioco da parte degli spettatori retrostanti; • i tabelloni con meccanismo rotativo munito di impianto elettrico devono essere alimentati in bassa tensione nel rispetto delle vigenti norme in materia.
8. IMPIANTO DI ILLUMINAZIONE
Lo stadio deve essere dotato di un impianto di illuminazione che produca i seguenti valori di illuminamento verticale medio (Evmed): • Evmed ≥ 800 Lux in direzione delle telecamere fisse; • Evmed ≥ 500 Lux in tutte le altre direzioni. Inoltre, per l’uniformità dell’illuminamento verticale devono essere garantiti i seguenti rapporti: • Evmin/Evmax ≥ 0,4; • Evmin/Evmed ≥ 0,6. Deve essere disponibile una sorgente di alimentazione elettrica secondaria (generatore di emergenza) alimentata in maniera indipendente rispetto al sistema di illuminazione principale, in grado di garantire il ripristino di almeno i 2/3 dei valori di illuminamento sopra indicati con un periodo d’interruzione non superiore a 15 minuti e con durata di funzionamento sufficiente a garantire la copertura dell’evento sportivo fino alla sua conclusione. La conformità dell’impianto di illuminazione e del generatore di emergenza alle prescrizioni previste dal presente punto è certificata da un tecnico e/o azienda specializzati. Il collaudo/funzionalità dell’impianto e del generatore di emergenza e la tabella illuminotecnica devono avere data non antecedente il 28 febbraio 2025. Le società devono garantire la professionalità, preparazione ed esperienza del tecnico e/o azienda certificatori. Le sole società neopromosse al termine del Campionato Nazionale Serie D 2024/2025 possono disporre di uno stadio dotato di un impianto di illuminazione che produca almeno i seguenti valori di illuminamento verticale medio (Evmed): • Evmed ≥ 500 Lux in direzione delle telecamere fisse. Le medesime società neopromosse al termine del Campionato Nazionale Serie D 2024/2025 devono, entro il termine del 2 febbraio 2026, dotare gli stadi di impianti di illuminazione che producano i seguenti valori di illuminamento verticale medio (Evmed): • Evmed ≥ 800 Lux in direzione delle telecamere fisse; • Evmed ≥ 500 Lux in tutte le altre direzioni. Inoltre, per l’uniformità dell’illuminamento verticale devono essere garantiti i seguenti rapporti: • Evmin/Evmax ≥ 0,4; • Evmin/Evmed ≥ 0,6.
9. ACCESSO AL TERRENO DI GIOCO
L’ingresso in campo delle squadre, degli arbitri e degli ufficiali di gara (tunnel, sottopassaggio, etc.) deve essere separato dal pubblico e protetto dal lancio di oggetti mediante sistemi che non devono impedire o ridurre la visibilità del pubblico. In caso di accesso in campo mediante protezioni mobili, lo spostamento delle stesse deve poter avvenire in un tempo massimo di 30 secondi. Il percorso che dagli spogliatoi conduce al campo di gioco deve essere dotato di pavimentazione antiscivolo. Il pubblico e la stampa non devono avere alcuna possibilità di accesso a tale percorso.
10. SPOGLIATOI SQUADRE
Gli spogliatoi della squadra di casa e della squadra ospite devono assicurare standard equivalenti ed avere ciascuno le seguenti caratteristiche: • posti a sedere, appendiabiti o armadietti per un minimo di 25 persone; • pavimentazione antiscivolo; • 6 docce; • 3 WC, ovvero 2 WC + 1 orinatoio; • 1 lettino per i massaggi; • 1 lavagna per spiegazioni tattiche; • un adeguato sistema di ricambio d’aria e di climatizzazione; • collegamento Wi-Fi. Nei due spogliatoi deve essere previsto un segnale acustico per la chiamata all’entrata in campo dei calciatori da parte dell’arbitro.
11. SPOGLIATOI ARBITRI
Lo spogliatoio arbitri deve essere separato dagli spogliatoi delle squadre e comunque ubicato nelle vicinanze degli stessi. Deve avere inoltre le seguenti caratteristiche: • superficie minima di mq 20; • posti a sedere per un minimo di 6 persone; • appendiabiti o armadietti per un minimo di 6 persone; • pavimentazione antiscivolo; • 2 docce; • 1 lavabo; • 1 WC; • 1 tavolino con 2 sedie; • 1 lettino per i massaggi, • un adeguato sistema di ricambio d’aria e di climatizzazione; • collegamento Wi-Fi. Nell’eventualità che le gare siano dirette da arbitri e/o assistenti di sesso femminile, è necessario avere a disposizione un ulteriore spogliatoio con le seguenti dotazioni minime: • posti a sedere per 2 persone; • appendiabiti o armadietti per 2 persone; • pavimentazione antiscivolo; • 1 doccia; • 1 lavabo; • 1 WC; • collegamento Wi-Fi.
12. STANZA DELEGATI
La stanza per i Delegati di Lega deve essere dotata di collegamento Internet e/o accesso Wi-Fi e posizionata nelle vicinanze degli spogliatoi delle squadre e degli ufficiali di gara.
13. INFERMERIA PER GIOCATORI E ARBITRI
L’infermeria per giocatori ed arbitri deve essere situata nelle vicinanze degli spogliatoi. Tale infermeria deve essere facilmente accessibile sia dal campo di gioco che dall’esterno dello stadio ed avvicinabile dagli automezzi di soccorso. Le porte ed i corridoi che conducono ad essa devono essere sufficientemente larghi da consentire il passaggio di barelle e sedie a rotelle. L’infermeria deve avere le seguenti dotazioni minime: • 1 tavolino per gli esami; • 1 barella (oltre a quelle presenti sul terreno di gioco); • 1 armadietto per i farmaci; • 1 bombola di ossigeno con maschera; • 1 defibrillatore; • servizi separati con lavabo, eventualmente anche nelle immediate vicinanze.
14. LOCALE PER IL CONTROLLO ANTIDOPING
Il locale per il controllo antidoping deve essere situato nelle vicinanze degli spogliatoi e deve essere inaccessibile da parte del pubblico e dei media. Il locale deve avere una grandezza minima di mq 20 e comprendere una zona di attesa, una zona prelievi ed un bagno. La zona di attesa e la zona prelievi devono essere adiacenti ed adeguatamente separate da un divisorio permanente o mobile. Devono essere, inoltre, assicurate le seguenti dotazioni: A) zona di attesa: • posti a sedere per 8 persone; • appendiabiti e/o armadietti; • 1 frigorifero per bevande. B) zona prelievi: • 1 scrivania; • 4 sedie; • 1 armadietto con serratura. Il bagno deve essere accessibile dalla sala prelievi e deve essere dotato di: • 1 lavandino; • 1 WC; • 1 doccia. Relativamente ai controlli incrociati sangue-urine, il prelievo ematico deve avvenire in ambiente adeguatamente attrezzato, separato da quello dove avviene il prelievo antidoping ordinario da un divisorio permanente o mobile.
15. PARCHEGGI SQUADRE E UFFICIALI DI GARA
Devono essere messi a disposizione delle squadre, degli arbitri e degli altri ufficiali di gara i seguenti parcheggi nelle immediate vicinanze degli spogliatoi: • almeno 2 posti di stazionamento per gli autobus delle squadre; • almeno 10 posti di stazionamento per le vetture. Tali parcheggi ed il relativo percorso di accesso agli spogliatoi devono essere interdetti al pubblico.
16. CAPIENZA E REQUISITI DELLO STADIO
La capienza minima degli stadi deve essere di 1.500 posti, conformi a quanto previsto dall’articolo 17. Resta fermo, in ogni caso, l’obbligo per le società di applicare le misure organizzative previste dalla normativa vigente in materia di prevenzione e contrasto del fenomeno della violenza in occasione delle manifestazioni sportive indipendentemente dalla capienza, così come previsto dalla Determinazione n. 17/2009 e n. 26/2014 dell’Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive. In particolare in tutti gli stadi devono essere presenti:
1) biglietti nominativi, associati a posti numerati con verifica automatizzata dei medesimi con sistemi di controllo accessi on – line dotati di lettori fissi o mobili (palmari). La conformità di detto sistema alla normativa vigente deve essere attestata da società di ticketing abilitata per tale servizio;
2) installazione di adeguato sistema di videosorveglianza (cfr. D.M. 6 giugno 2005 in materia di videosorveglianza) completo di locale raccolta immagini annesso al Centro per la gestione della sicurezza delle manifestazioni calcistiche, approvato da parte delle autorità competenti in materia di pubblica sicurezza. È consentito alle sole società neopromosse dal Campionato Nazionale Serie D di utilizzare, nelle more del completamento e dell’approvazione del sistema di videosorveglianza fissa, una soluzione con servizio di videosorveglianza mobile, purché approvata dalle autorità competenti all’atto dell’iscrizione; 3) l’adozione di sistemi strutturali per la separazione delle tifoserie, inclusa la recinzione dell’area riservata necessaria per lo svolgimento delle operazioni di prefiltraggio, approvati da parte delle autorità competenti in materia di pubblica sicurezza. Nel caso in cui una società neopromossa dal Campionato Nazionale Serie D disponga di uno stadio con una capienza inferiore, se debitamente autorizzata al suo utilizzo da decisioni della Lega Italiana Calcio Professionistico dovrà depositare presso la medesima Lega una delibera dell’organo competente di impegno ad adeguare la capienza ai minimi richiesti entro la data del 31 marzo 2026. Tale delibera non sarà necessaria solo per stadi che, indipendentemente dalla capienza, presentino tribune per il pubblico con almeno un settore avente recinzione verso il terreno di gioco del tipo “senza barriere” ai sensi dell’art. 6 bis del D.M. 6 giugno 2005 (Sistemi di separazione fra zona spettatori e zona attività sportiva).
Nel caso in cui una società neopromossa al termine del Campionato Nazionale Serie D 2024/2025 non disponga di uno stadio con almeno le due tribune principali dotate di sedute individuali conformi a quanto previsto dall’art. 17, deve adeguare le sedute individuali entro il termine del 2 febbraio 2026.
17. SEDUTE INDIVIDUALI
Tutti i posti di cui all’articolo precedente devono essere posti a sedere numerati. Almeno le due tribune principali, ovvero quelle poste lungo i lati lunghi del terreno di gioco, devono essere dotate di seggiolini individuali aventi le seguenti caratteristiche: • fissati al suolo; • numerati; • separati gli uni dagli altri; • costituiti da materiale resistente ed ignifugo; • confortevoli e di forma anatomica; • muniti di schienale di un’altezza minima di cm 30 misurata a partire dal sedile.
18. VELODROMI E PISTE DI ATLETICA
Attorno al rettangolo di gioco non devono essere presenti piste per gare ciclistiche. Sono fatte salve eventuali deroghe autorizzate dalla Lega Italiana Calcio Professionistico, previa comunicazione alla F.I.G.C., per la stagione sportiva 2025/2026, sulla base di motivate ragioni oggettive (a titolo esemplificativo e non esaustivo: ubicazione dello stadio; esistenza di vincoli strutturali; disponibilità di un progetto esecutivo, approvato dalle autorità competenti, per l’adeguamento al criterio o per la costruzione di un nuovo stadio totalmente adeguato; capienza dello stadio; media spettatori delle ultime stagioni; società neopromosse; popolazione residente nel comune; regolamenti sportivi; provvedimenti delle competenti autorità amministrative e/o di pubblica sicurezza locali. Gli stadi di nuova costruzione devono essere altresì privi di piste di atletica.
19. TRIBUNE RISERVATE AGLI SPETTATORI
Le tribune riservate agli spettatori, realizzate in metallo con idonee strutture tubolari, non possono essere di tipo temporaneo (“temporary stands”) ma devono avere un uso duraturo nel tempo ed essere fissate ad idonee fondazioni. I posti a sedere devono essere distribuiti in almeno 2 settori indipendenti. Tra questi, almeno un settore deve essere destinato ai sostenitori della squadra ospite. La suddivisione dei settori deve essere effettuata tramite separatori interni che abbiano caratteristiche tali da non consentire l’azione di scavalcamento. In alternativa, la suddivisione dei settori potrà essere effettuata, in accordo con il GOS, anche tramite misure organizzativo - gestionali per la segmentazione dei settori” e abbattimento delle barriere divisorie. Ai sostenitori della squadra ospite devono essere destinati almeno un numero di posti pari al 5% della capienza complessiva, con un minimo di 500 posti.
20. SERVIZI IGIENICI
Lo stadio dovrà essere dotato del seguente numero minimo di servizi igienici, basati su una proporzione uomini/donne di 2:1: • 1 bagno ogni 500 uomini; • 2 orinatoi ogni 500 uomini; • 2 bagni ogni 500 donne. I bagni e gli orinatoi devono essere dotati di servizi di scarico dell'acqua. Sarà possibile un’integrazione al numero di bagni/orinatoi richiesti anche con dei servizi igienici chimici. Devono essere disponibili lavandini, carta igienica e sapone.
21. POSTI E SERVIZI PER SPETTATORI DISABILI
Lo stadio deve avere accessi dedicati per le persone disabili e i loro accompagnatori. Le persone con disabilità devono avere servizi igienici dedicati e punti di ristorazione situati in prossimità dei settori loro assegnati.
22. IMPIANTO DI DIFFUSIONE SONORA
Lo stadio deve essere dotato di un idoneo impianto di diffusione sonora per le informazioni relative alla gara (formazioni, sostituzioni, ecc.) e per gli annunci di pubblica utilità e di emergenza oltre che di programmi di intrattenimento (anche di tipo musicale) per gli spettatori nel pre e post gara. Tale impianto deve essere in grado di funzionare anche in caso di interruzione della rete elettrica principale. I messaggi sonori diffusi devono essere chiaramente udibili, anche in presenza di pubblico, all’interno e all’esterno dello stadio, almeno fino alla recinzione dell’area di massima sicurezza.
23. TRIBUNA STAMPA
La tribuna stampa deve essere coperta e avere una capienza minima di 30 postazioni, equipaggiate con presa elettrica e collegamento Wi-Fi ed una superficie da lavoro sufficiente ad ospitare un computer portatile. Tali postazioni devono garantire una visuale senza ostacoli del terreno di gioco ed un accesso agevole alle altre aree riservate ai media. Devono essere previste anche altre 2 postazioni, in aggiunta alle precedenti, dedicate agli operatori specializzati nella raccolta dei dati statistici del campionato, sempre equipaggiate con presa elettrica e collegamento Wi-Fi ed una superficie da lavoro sufficiente ad ospitare un computer portatile.
24. POSTAZIONI PER RADIOCRONISTI E TELECRONISTI
Lo stadio deve essere dotato di almeno 3 postazioni coperte per radiocronisti e telecronisti, in aggiunta alla postazione riservata allo speaker dell’impianto di diffusione sonora, situate all’interno della tribuna principale e ciascuna postazione deve essere dotata di una presa elettrica e collegamento Wi-Fi, di una superficie di lavoro ed almeno 3 posti a sedere. Tali postazioni devono garantire una visuale senza ostacoli del terreno di gioco ed un accesso agevole alle altre aree riservate ai media.
25. SALA LAVORO GIORNALISTI E FOTOGRAFI
Lo stadio deve essere dotato di un’area interna attrezzata con almeno 30 postazioni di lavoro per giornalisti e fotografi, dotate di presa elettrica e collegamento Wi-Fi.
26. TV COMPOUND
Lo stadio deve essere dotato di una zona riservata allo stazionamento degli automezzi attrezzati per le trasmissioni audiovisive dall’esterno (TV Compound), localizzata in prossimità dello stadio e preferibilmente sullo stesso lato della piattaforma per le telecamere principali.
27. SALA CONFERENZE STAMPA
La sala conferenze stampa deve avere le seguenti caratteristiche: • un minimo di 30 posti a sedere; • 1 tavolo da conferenza situato su un podio; • 1 piattaforma per telecamere; • sistema di diffusione sonora; • adeguatamente isolata e insonorizzata. • collegamento Wi-Fi. Sono fatte salve eventuali deroghe autorizzate dalla Lega Italiana Calcio Professionistico, previa comunicazione alla F.I.G.C., per la stagione sportiva 2025/2026 sulla base di motivate ragioni oggettive (a titolo esemplificativo e non esaustivo: ubicazione dello stadio; esistenza di vincoli strutturali; disponibilità di un progetto esecutivo, approvato dalle autorità competenti, per l’adeguamento al criterio o per la costruzione di un nuovo stadio totalmente adeguato; capienza dello stadio; media spettatori delle ultime stagioni; società neopromosse; popolazione residente nel comune; regolamenti sportivi; provvedimenti delle competenti autorità amministrative e/o di pubblica sicurezza locali)
28. POSTI IN TRIBUNA AUTORITÀ/D’ONORE E AREE OSPITALITÀ
Lo stadio deve essere dotato di almeno n. 50 posti in tribuna autorità/d’onore. I posti a sedere in Tribuna Autorità/d’Onore devono essere coperti e situati nella tribuna principale in una posizione che sia il più centrale possibile. Deve essere presente un'area ospitalità, situata il più possibile in prossimità delle sedute Autorità/d’Onore.
29. PARCHEGGI SPETTATORI TRIBUNA AUTORITÀ/D’ONORE
Lo stadio deve essere dotato di almeno 10 parcheggi riservati agli spettatori della Tribuna Autorità/d’Onore, di cui 2 da riservare alla squadra ospite.
30. MIXED ZONE
Lo stadio deve essere dotato di una specifica area dedicata alle interviste detta “mixed zone”, coperta, protetta ed interdetta al pubblico. Tale zona deve essere ubicata lungo il percorso di collegamento tra l’area antistante gli spogliatoi e quella destinata al parcheggio degli autobus delle due squadre.
31. PIATTAFORME PER TELECAMERE
Nella tribuna principale deve essere presente una piattaforma in grado di ospitare almeno 2 telecamere con i rispettivi operatori. La piattaforma deve essere in posizione centrale, ad un’altezza che garantisca una visuale del terreno di gioco priva di ostacoli e non ostruita dagli spettatori e che formi un angolo col centrocampo del terreno di gioco di circa 15-20°. Deve essere messo a disposizione, in prossimità delle telecamere, uno spazio idoneo ad ospitare gli apparati (encoder) necessari per la codifica e la trasmissione in tempo reale delle immagini. Nel suddetto spazio deve essere resa disponibile una connessione cablata alla rete Internet, per il riversamento delle immagini in diretta. In caso la terminazione di rete Internet sia rilasciata in altra zona dello stadio, sarà a cura della società il prolungamento via cavo (in rame o fibra) fino alla zona telecamere/encoder. Per le telecamere e gli encoder presenti, deve essere garantita alimentazione elettrica soccorsa da gruppo di continuità (UPS) che, in caso di assenza di energia elettrica da rete, intervenga senza soluzione di continuità, con autonomia sufficiente a portare a conclusione l’evento.