Ultimo caso legato a scommesse e giocate online, coinvolto anche un arbitro della CAN D

L'ennesimo scandalo legato a scommesse e dintorni sconquassa il calcio italiano, già alle prese con tante storture nauseanti, vedi il caso della serie C. Nell'ultimo calderone delle inchieste finisce anche un arbitro a disposizione della CAN D.
Gli investigatori si sono concentrati anche sulla figura di P. M., arbitro di calcio dilettantistico della sezione di Lodi, attualmente sospeso e che, lo ha spiegato lo stesso Tonali nelle interrogazioni dell'ottobre 2023, avrebbe iniziato al gioco il centrocampista del Newcastle. Secondo i pm di Milano, M. è accusato di aver "sfruttato le proprie conoscenze nel settore del calcio professionistico" per agganciare i calciatori e metterli in contatti coi gestori dei siti di scommesse illegali.
La Repubblica scrive come M., secondo gli investigatori, si occupa di raccogliere i contanti che coprono i debiti per poi consegnarli a Tommaso De Giacomo, uno dei gestori dei siti in questione. Nell'agosto 2022, si legge in una chat, racconta che dovrà arbitrare un match tra Aurora Pro Patria e Torres di Serie D (poi non giocata perché gli ospiti erano stati ripescati in Serie C) e chiede le quote delle scommesse, non ancora uscite. Fagioli allora gli risponde: "Sta buono e arbitra bene, va". Quando nel 2023 iniziano a diffondersi le voci dell'indagine della procura di Roma, M si preoccupa: "Cosa volete da me con 'sta storia" scrive in una chat, con Fagioli che gli risponde: "Colpa tua se c'è sto casino Piè, mettitelo in testa".
Il fischietto in questione non ha mai arbitrato la Reggina in queste due annate sportive.