REGGINA: PRIME MOSSE NEL SEGNO DELL’APPARTENENZA
Reduci dalla conferenza stampa di presentazione del neoallenatore Rosario Pergolizzi, in premessa della quale è stata ufficializzata la proroga di sei mesi per l’utilizzo del contro sportivo S. Agata (con tanto di firma al fotofinish, giusto per non smentirsi) cominciano ad arrivare i primi annunci utili a rinforzare la rosa che dovrà affrontare, per vincere, il prossimo campionato di quarta serie.
Il lungo silenzio societario occorso in giugno, su cui a differenza di molti abbiamo avuto ben poco da ridire, memori dell’ “annuncite” cronica delle precedenti proprietà che ha poi finito, come ben sappiamo, solamente per indorare quello che sarebbe diventato un successivo e definitivo disastro, è stato fisiologicamente interrotto negli ultimi giorni con una comunicazione, dal significato simbolico eloquente, riguardante l’ingaggio di una punta con tanti gol nelle gambe, bramato ed atteso, si può dire, praticamente da un anno intero e che dovrebbe colmare, almeno sulla carta, quella che è stata unanimemente riconosciuta come la principale pecca della squadra uscita sconfitta dalla finale play off.
Ieri è stata la volta di Malara e Laaribi, di cui in realtà si attendeva solo l’ufficialità, i quali, insieme al tecnico che i tifosi più attempati ricordano grande protagonista, da calciatore, delle squadre guidate da Scala prima e da Bolchi poi in due delle stagioni più leggendarie della storia amaranto, sono uniti dal comune denominatore costituito dalla regginità, sia essa congenita o acquisita, e che va dunque ad accrescere il senso di appartenenza già ampiamente marcato dalla presenza in organico, sin dallo scorso anno, di tanti altri reggini che andranno dunque a costituire il cuore pulsante della prossima stagione, e di questo, al di là delle considerazioni di tipo tecnico, dovremmo tutti andarne orgogliosi a prescindere.
Ovviamente siamo ancora distanti dal poter emettere un giudizio definitivo e confortante sulla qualità di una rosa che va indubbiamente completata e rafforzata, pur ribadendo ciò che affermiamo sin dallo scorso campionato, e cioè che comunque si riparte da una base già solida e competitiva di per sé: pensate quali considerazioni faremmo, in termini lusinghieri, se in questa finestra di calciomercato qualsiasi altra squadra avesse annunciato l’acquisizione di gente come Adejo, Girasole, Barillà, Porcino, Mungo, Renelus ecc. Ma si sa che, spesso, l’erba del vicino è considerata più verde.
Nel frattempo è partita, da qualche giorno, la campagna abbonamenti, la cui tempistica ha suscitato qualche mugugno, magari giustificato: nell’ottica di una stagione in cui risultati diversi dalla vittoria finale, per esplicita ammissione di società e tecnico, non possono essere presi in considerazione, chiedere nuovamente ai tifosi una fiducia, se non a scatola chiusa, comunque nel pieno dei lavori in corso, non può essere certo valutata stimolante: l’auspicio è che da qui sino alla chiusura della prima fase, che avverrà il 20, l’inizio del ritiro santagatino, previsto presumibilmente per l’inizio della prossima settimana, ed ulteriori arrivi possano rinfrancare l’umore (ed ampliare i numeri) di una piazza che pretende, in tal senso, ulteriori segnali precisi ed inequivocabili.