Reggina, la gestione delle "risorse umane" è stata chiaramente sbagliata: c'è il tempo per recuperare?
Era attesa da tempo la risoluzione ufficiale tra la Reggina e Racine Ba, che dunque sarà accontentato e approderà al Siracusa. Auguri e buona fortuna. A noi ci resta il retrogusto un pò amaro dell'ennesimo calciatore che in estate era dato tra i più importanti per i successi sperati e che dopo appena sei mesi saluta la compagnia.
Fondamentalmente Bonacchi o Ba non hanno dimostrato di essere incisivi e decisivi, pur sottolineando che si tratta di calciatori che hanno indubbie qualità tecniche. Il problema sta invece nella scelta degli "uomini", intesi come soggetti integrabili in un gruppo di altri calciatori.
Con un calciatore si può andare in contrasto, con due ci può stare, con il terzo inizia a palesarsi qualche perplessità. Dopo Rajkovic, dopo Bonacchi, anche Ba ha rotto in malo modo con il club, mentre i vari Lumia, Mariano e Malara, tutti designati potenziali titolari, hanno salutato da tempo la compagnia.
Se la scorsa stagione si era azzeccato la scelta di calciatori e, si era riusciti ad amalgamare il gruppo, quest'anno, va detto senza offesa per nessuno, che le scelte non sono rivelate propriamente felici, almeno quasi la metà di esse. Rispetto al mercato estivo, restano dentro al progetto i vari Barranco, Laaribi, Ragusa, Vesprini, Forciniti, Urso, Giuliodori e Ndoye, così come lo stesso Curiale, alcuni di loro però performanti a corrente alternata. C'è peraltro una questione Dall'Oglio aperta e il cui esito è incerto e imprevedibile.
La riflessione e dunque la critica costruttiva che si può fare è che la scelta degli uomini e la gestione degli stessi può e deve assolutamente migliorare, anche a fronte di avere qualche calciatore più qualitativo in meno e qualche elemento che sappia calarsi nella causa. Sulla gestione del mercato estivo, dove non è mistero come ci siano stati più soggetti a concedere "consultazioni", parere nostro che è tanto meglio che a indovinare o sbagliare sia un solo soggetto. Il problema di fondo è che tutto ciò che è accaduto, per l'obiettivo sportivo da raggiungere, ha creato e crea ulteriori ostacoli e non è detto che tutti possono essere aggirabili o superabili: ma in cuor nostro speriamo non sia così.