Le Iene: "La Reggina promossa in serie B, la festa a Reggio Calabria è un assembramento"
Stanno destando grandi polemiche le immagini della grande festa dei tifosi della Reggina, che si è svolta venerdì sera presso l'Arena dello Stretto.
Le Iene, la popolare trasmissione Mediaset, tramite il suo sito internet, ha riferito delle tante discussioni in tutta Italia in seguito alla manifestazione:
I tifosi della Reggina hanno riempito strade e piazze di Reggio Calabria per festeggiare la promozione in serie B. Per molti quella che doveva essere una festa è invece sembrato un assembramento, quando ancora sono d’obbligo mascherine e distanziamento sociale
Cori, fumogeni ma soprattutto assembramenti. Non uno, ma due a distanza di pochi giorni. Così è stata festeggiata la promozione della Reggina in serie B
Per molti però questa festa è stato uno schiaffo alle misure di contenimento del coronavirus, e online sono centinaia i commenti contro chi li ha autorizzati e chi ne ha preso parte. Nonostante le raccomandazioni delle ore precedenti, forse gli organizzatori non si sono accorti che la situazione è sfuggita di mano. Così quello che doveva essere un momento di festa, si è trasformato in un assembramento ancora vietato per le norme anti-Covid19.
Tutto questo è accaduto mentre il calcio riparte a porte chiuse. Solo poche ore fa il premier Giuseppe Conte ha rimandato a metà luglio la riapertura delle discoteche, proprio per evitare assembramenti e garantire il distanziamento sociale. Ma le distanze nella festa per la Reggina sembrano tutt’altro che rispettate, nonostante moltissimi dei partecipanti avessero la mascherina.
Già lunedì i primi festeggiamenti per la promozione della Reggina hanno creato polemiche: i tifosi si sono riversati per le strade e le piazze creando assembramenti e il questore di Reggio Calabria ha annunciato che i partecipanti verranno identificati. A distanza di poche ore il copione si è ripetuto. Venerdì sera centinaia di tifosi hanno colorato di amaranto l’arena di Reggio Calabria. C’erano cori da stadio, fumogeni e fuochi d’artificio. Foto e video di questa festa finiti in Rete e hanno creato indignazione in tutta Italia.