CIAO VITO FLORIO - "Un giocatore raffinatissimo". Il club si adoperi per ricordarne la memoria

"Ci lascia la bandiera Vito Florio", si legge oggi sulle pagine di Gazzetta del Sud.
Arnaldo Cambareri ne traccia un bel profilo: "Vito Florio, 80 anni, era malato da tempo. Solo la sua forte fibra gli ha consentito di festeggiare gli ottant'anni solo qualche mese fa. Il "professore", come lo chiamavano i tifosi, scrisse nella Reggina pagine bellissime di calcio. Era eclettico, raffinato palleggiatore, piede morbidissimo, rifinitore nato. Una delizia vederlo nelle squadre di Maestrelli, Segato e Galbiati. Poco più che ventenne, la Lazio lo prelevò dal Catanzaro nel 1962, per la cifra record di 50 milioni di lire, tantissime per l'epoca. Dopo divergenze con il tecnico laziale di allora, Lorezno,,approdò alla Reggina. E vinse subito riportando la squadra in B, insieme ai vari Mupo, Barbetta, Santonico, Gatto e Alaimo. I tifosi con i capelli argentatti lo ricorderanno con nostalgia. E penseranno che oggi, in un mondo calcistico dominato dai muscolari, Vito Florio avrebbe fatto la differenza".
Ieri, forse erano troppo stretti i tempi, la Reggina non ha onorato la memoria di Florio, invitiamo il club a darne giusta rilevanza nei prossimi giorni e magari sabato in occasione della gara contro il Bisceglie. Tra i tanti che si arrogano di dire di essere la storia della Reggina, Florio sicuramente poteva dare una grande lezione in tal senso.