REGGINA: CONTINUITÀ CERCASI, MA SERVONO CORAGGIO E COERENZA

22.10.2024 13:00 di  Valerio Romito   vedi letture
REGGINA: CONTINUITÀ CERCASI, MA SERVONO CORAGGIO E COERENZA
© foto di Lillo D'Ascola

Quando, nei giorni scorsi, parlavamo di stagione tutt’altro che compromessa, poteva sì sembrare un auspicio (ed in parte, ovviamente, lo era), ma corroborato da una buona dose di cognizione di causa, seppur sulla base di informazioni certamente parziali, ma estremamente indicative rilasciate da questi primi mesi di torneo che evidenziano ciò che si era appena intravisto in fase previsionale, vale a dire un equilibrio generale che differenzia, seppur in parte, l’attuale stagione dalla precedente.

Le best practices, valevoli ad ogni latitudine e livello, ci insegnano che per vincere i campionati è indispensabile, al netto degli scontri con le dirette concorrenti, tenere un rendimento costante con le cosiddette squadre di seconda fascia, ed a conti fatti è quello che è successo alla Reggina, eccezion fatta per il pari ottenuto con l’Acireale, anche se in condizioni e circostanze, come sappiamo, estremamente sui generis e difficilmente ripetibili.

Le quattro vittorie ottenute sin qui, seppur alcune stentate e poco convincenti, hanno consentito agli amaranto di restare agganciati al treno delle battistrada nonostante le due battute di arresto con Scafatese e Siracusa che, al contrario, hanno lasciato qualcosa per strada proprio al cospetto di compagini che, sulla carta, avevano il pronostico segnato, e che invece dimostrano che di partite facili, da qui sino al termine, ve ne saranno poche per chiunque.

Tornando a guardare in casa nostra, è chiaro che il contesto risulta ancora in continuo divenire in termini di impostazione e mentalità, con una squadra ancora troppo scostante soprattutto nell’arco dei novanta minuti e che sembra quasi volersi complicare la vita in situazioni apparentemente di facile lettura: al di là della sicurezza mostrata dal tecnico a fine gara sul possibile esito finale del campionato, la svolta richiesta a gran voce dalla piazza non si è ancora concretizzata, per una formazione che ancora mostra troppi volti in una fase in cui certi problemi dovrebbero essere già stati superati.

È chiaro che da oggi in poi un rendimento continuo e costante, in primis in termini di risultati, appare indispensabile per restare quantomeno aggrappati ad una classifica che non pregiudica nulla con ben 27 turni ancora da disputare: per far sì che ciò accada, la continuità dovrà essere anche tecnica, con una squadra che dovrà evolvere in termini di solidità e soprattutto atteggiamento; di conseguenza, Pergolizzi dovrà mostrare maggiore coerenza nelle scelte di uomini e moduli, nonché nella gestione delle partite evitando, al netto delle inevitabili esigenze legate all’utilizzo degli under, soluzioni che possono dare all’avversario la sensazione di poter rientrare in gara.

Il tutto nella rinnovata convinzione che questa rosa non abbia nulla di invidiare a chicchessia, come paradossalmente gli stessi scontri diretti hanno evidenziato, ma che accanto alla qualità dovrà far venire fuori il anche il coraggio necessario a far valere, sul campo, la superiorità tecnica, con la consapevolezza che i margini di errore saranno sempre di meno.