REGGINA: IL PERCORSO NETTO È L’UNICA VIA
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Chi nelle scorse settimane ci aveva definito inguaribili ottimisti probabilmente aveva anche ragione, dato che allo stato attuale le possibilità che la Reggina possa prevalere in classifica al termine della stagione regolare sono ancora minoritarie: tuttavia ciò che è accaduto domenica pomeriggio non fa che confermare l’assunto secondo cui, a dieci giornate dalla fine, nulla poteva ancora essere dato per scontato.
Avevamo chiesto a gran voce, all’indomani della sconfitta nello scontro diretto, che la squadra non cedesse di un millimetro e così è stato, con gli amaranto che hanno ripreso la serie di vittorie a suon di reti, pur con due prestazioni di carattere differente ma che hanno ancora una volta denotato una ottima capacità di adattamento alle situazioni contingenti, e che al termine del successo ai danni dell’Enna, netto ma più complicato di quanto racconti il risultato finale, hanno visto dimezzarsi lo svantaggio nei confronti della capolista.
Indubbiamente gli aretusei hanno ancora saldamente il coltello dalla parte del manico potendo in pratica ancora decidere del proprio destino senza guardarsi attorno, ma è altrettanto innegabile che la stagione, ancora una volta, ci racconti di un girone con un equilibrio, se non diffuso, comunque capace all’improvviso di mischiare le carte e sovvertire i pronostici: non a caso, in altre tre occasioni gli amaranto si erano ritrovati ad avere sei punti di distacco dalla vetta, nello specifico alla sesta, alla quattordicesima ed alla diciassettesima giornata, dove i punti erano addirittura sette se pur con una gara da recuperare, e sono sempre riusciti quantomeno a recuperare parzialmente le distanze.
Ovvio che a questa punto la parola d’ordine resti sempre la stessa, vale a dire non mollare mai sino alla fine, poiché ad oggi l’unica via per cercare di mantenere accesa una fiammella di speranza è quella di mantenere un percorso netto in cui sarà vietato sbagliare anche un minimo particolare per cercare di ottenere il massimo ottenibile, senza più alcun bonus da spendere: ovvio che non sarà per nulla scontato né facile, con il calendario che presenta diverse insidie già a cominciare da domenica prossima, ma che andrà affrontato con il piglio di chi non ha più nulla da perdere, e soprattutto di chi indossa la maglia che indossa.
Se poi gli altri saranno più bravi ne prenderemo atto, ma allo stesso tempo bisognerà continuare a non sottovalutare l’opzione di riserva dei play off e di ciò che potrebbero comportare, seppur probabilmente di ancor più difficile realizzazione senza che ciò muti la filosofia di un gruppo che dovrà avere, sino al termine, l’orgoglio per dare tutto ciò che può essere dato, ma che in tal senso, ad onor del vero, ne ha già dato dimostrazione e siamo certi ne continuerà a dare.