Infantino (all.CastrumFavara) non ci sta: "A Siracusa ci hanno urlato venduti e mercenari: noi dobbiamo fare punti per la salvezza!"

Pietro Infantino, tecnico della CastrumFavara, è ferito dagli insulti ricevuti a Siracusa, dove è stato accusato di essersi "venduto" per sbarrare la strada agli aretusei:
"La situazione dell'Akragas ci ha penalizzati parecchio, ci siamo ritrovati in una posizione complicata per una squadra giovane come la nostra. Capisco la tensione di pubblico e calciatori, visto che è un momento chiave del campionato, il Siracusa ha nascosto i palloni e questa è come una vittoria per una piccola squadra come la nostra, ma Infantino non merita le parolacce verso la mamma, è un professionista serio, ha costruito la propria carriera da calciatore e da allenatore con professionalità e rispetto"
Infantino poi sottolinea: "Siamo venuti qua per fare la nostra gara e fare punti, non siamo mercenari o venduti. Venduti a chi? Abbiamo 27 punti e siamo nei playout, ma capisco che c'è tensione e ansia nell'ambiente, ma aretusei e Reggina se la giocheranno sino all'ultimo".
Qualche recriminazione su alcuni episodi: "L'espulsione di Baglione era dubbia, in occasione del secondo gol l'angolo era dubbio, l'ammonizione del nostro portiere al primo minuto del secondo tempo...Pazienza, il Siracusa è una squadra forte, hanno tanti ricambi, noi forse ci siamo abbassati un pò nella ripresa".