REGGINA: AL VIA IL RUSH FINALE, MA LE PRIME TAPPE SONO IN SALITA

Messa alle spalle l’ultima pausa di campionato da qui sino al termine della stagione, utile per ricaricare le pile e recuperare qualche acciaccato, comincia per la Reggina l’ultima di una serie di sette partite che andranno a stabilire chi la spunterà al traguardo finale e dalle quali, come ossessivamente ripetuto nelle scorse settimane, comunque vada bisognerà tentare di ottenere il massimo ottenibile.
Per usare una metafora ciclistica, si tratta di sette tappe di un giro cominciato nel lontano settembre scorso, tra tentativi di fuga e riavvicinamenti, in cui gli amaranto non sono mai riusciti a raggiungere il primo posto della classifica generale avendo perso le due fondamentali frazioni a cronometro contro la battistrada ma sono ancora lì, ad una sola incollatura da chi li precede, sperando di mantenere un ritmo serrato da passisti ed al contempo aspettando una eventuale, anche piccola crisi della maglia rosa: a differenza delle corse a pedali però, dove chi tira il gruppo fa più fatica di chi si mette a ruota, nel calcio chi comanda può disporre del proprio destino senza dover temere un sorpasso all’ultima curva, ove anch’esso riuscirà a tenere una velocità costante.
Di tutte quelle che da qui sino a maggio porteranno al traguardo finale, le prima tre tappe per gli amaranto saranno certamente in salita poiché al cospetto di avversari tutti temibili, seppur per motivi diversi, a cominciare da quello che rappresenta il tappone alpino in casa di un Sambiase che solo qualche settimana fa lottava brillantemente e meritatamente per il primo posto, dopo una incredibile serie di otto vittorie consecutive ottenute dopo il pareggio conquistato al Granillo nella gara di andata (ultima con Pergolizzi in panchina) ed impreziosite dal blitz esterno a Siracusa, unica squadra a strappare sei punti alla capolista; se è vero che i lametini sono ormai tagliati fuori dalla lotta al vertice per qualche battuta d’arresto di troppo, è altrettanto innegabile che venderanno cara la pelle, a casa, loro, al cospetto di una corregionale dal passato importante per cercare di ottenere un successo di grande prestigio.
Dal canto loro i ragazzi guidati da mister Trocini dovranno, ancora una volta, dimostrare di essere pienamente sul pezzo e vogliosi di prevalere su tutto e tutti, sperando che lo stop non abbia in qualche modo affievolito la concentrazione del gruppo, bensì alleggerito la grande tensione mentale a cui certamente può essere soggetto chi è costretto da mesi ad inseguire sapendo di non poter lasciare nulla per strada, a cominciare da domenica prossima e soprattutto cercando, come ama dire il tecnico amaranto, di dare tutto partita per partita. O, se volete, traguardo per traguardo, senza la distrazione di dover guardare all’arrivo finale ma continuando a far sentire il fiato sul collo a chi sta davanti.