Caso Samp, l'avvocato Bissocoli: "Ecco come è stato salvato il club. Investitori, Codice della Crisi e omologa"
Eugenio Bissocoli, che nei mesi scorsi ha guidato la composizione negoziale del monte debitorio della Sampdoria (quasi 200 milioni di euro complessivi), ha parlato a Repubblica sulle modalità che hanno portato il club ligure ad evitare la sparizione e ad iscriversi alla serie B, previo passaggio di proprietà, come riportato da pianetaserieb:
"La scelta della società di accedere alla composizione ha certamente aiutato in quanto tale strumento era probabilmente l’unico compatibile con la normativa calcistica e la tempistica dell’iscrizione al campionato. La composizione ha consentito alla società di negoziare con le parti interessate un “ambiente protetto” e in modo più snello rispetto ad una procedura di concordato. Nell’ambito di quest’ultimo, infatti, il coinvolgimento del tribunale e dei commissari avrebbe ragionevolmente reso più macchinosa la gestione della società, rallentato le trattative e, vista la tempistica inderogabile imposta dalla FIGC, rischiato anche di pregiudicare l’iscrizione al campionato".
Spiega Bissocoli: "Il risultato più importante è stato poter preservare una società storica dalla liquidazione giudiziale attraverso il raggiungimento con una maggioranza elevatissima dei suoi creditori (tra cui le banche e l’Agenzia delle Entrate) di accordi per la ristrutturazione dei debiti e con i nuovi investitori di accordi relativi alla sottoscrizione di un prestito obbligazionario convertibile che, una volta convertito integralmente, darà agli stessi la maggioranza quasi totalitaria del capitale sociale. Il risanamento della società sarà definitivamente completato con l’omologa da parte del tribunale degli accordi di ristrutturazione che la società ha depositato subito dopo la chiusura della composizione a inizio agosto".
Continua l'avvocato: "La situazione della Sampdoria era particolarmente complessa a causa delle difficoltà e della posizione assunta dall’azionista di controllo. Le condizioni della cessione della partecipazione di controllo richieste dal trustee erano tali da scoraggiare molti investitori. Inoltre, la tempistica non aiutava in quanto, in mancanza dell’immissione di “denaro fresco” nella società tra la fine di maggio e i primi di giugno, la società non sarebbe stata in grado di pagare il “debito sportivo” in scadenza e iscriversi al campionato 2023/24. Aggiungo anche che, in considerazione della recente entrata in vigore del Codice della crisi, il quadro normativo sulla modalità del risanamento è stato chiarito definitivamente solo alla fine di aprile (quando la FIGC ha modificato la propria normativa interna precisando i limiti alla ristrutturazione del debito delle società affiliate escludendo soluzioni di risanamento in “continuità indiretta”). Vi era, infine, notevole tensione intorno alla società: alcuni creditori si erano anche “consorziati” per spuntare condizioni migliori nelle trattative, i tifosi erano comprensibilmente in continua apprensione e la copertura mediatica era costante (al punto che la riservatezza delle trattative – che è uno dei punti di forza della composizione – era una chimera). Tutto questo ha portato inevitabilmente a momenti di tensione e divergenze con alcuni interlocutori".
La Samp, a questo punto, deve solo attendere l'omologa del Tribunale di Genova, atto quasi scontato considerando che vi è l'accordo con quasi tutte le classi dei creditori. "Proprio negli ultimi giorni di maggio, si è creata una sorta di “gara” tra Barnaba e Radrizzani (e il suo socio Manfredi) e, alla fine, l’offerta di questi ultimi è risultata preferibile sia per il migliore soddisfacimento offerto ai creditori (decisamente elevato per una società che rischiava la liquidazione giudiziale nel giro di poche settimane) sia per la loro disponibilità ad investire immediatamente nella società tramite “finanza ponte”(di cui una parte è stata già convertita in capitale senza attendere l’omologa). In questo modo la composizione ha raggiunto un ottimo risultato in quanto si è “salvata” la società con un sacrificio relativamente contenuto per i creditori".